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L’Anolf-Cisl sulla morte di Issa e Mamadou: ecco il nostro Presepe, i due ragazzi non avevano neppure un bue e un asinello

Il dramma: due migranti muoiono per asfissia, ritrovati in un cascinale in strada Gamba di Bosco
Il capannone abbandonato, in strada Gamba di bosco, in cui sono stati ritrovati i due migranti deceduti.

ALBA A intervenire sulla morte dei due giovani africani ritrovati in un capannone in strada Gamba di bosco, interviene anche l’Anolf Cuneo, associazione nazionale oltre le frontiere, facente parte della Cisl. Ecco le parole del presidente provinciale Roger Davico:

A fronte della drammatica tragedia accaduta ad Alba con la morte per asfissia di due giovani di origine africana, prima di tutto vogliamo esprimere il grande dolore che stiamo provando come associazione che lavora con i migranti e con le varie Comunità di origine di altri Paesi e vogliamo ancora esprimere le nostre più sentite condoglianze e vicinanza ai parenti ed alle comunità di loro appartenenza e a tutte le persone migranti.

Tragedie come questa non dovrebbero capitare specialmente in un territorio come il nostro che si fregia di essere accogliente per il turismo e le produzione enogastronomiche e che lo rendono ricco e conosciuto per le sue eccellenze.

Da molto tempo stiamo dicendo che anche il lavoro e l’accoglienza dei lavoratori che vengono qui per contribuire alla nostra ricchezza devono essere giusti, adeguati e dignitosi, mentre purtroppo, anche se non vogliamo generalizzare, abbiamo assistito a forme di sfruttamento, caporalato, accoglienza non accettabile. Il problema della casa e della accoglienza sta diventando sempre più un grossa incognita per molti lavoratori e cittadini, non solo per i lavoratori stagionali. Questi due ragazzi, avevano lasciato, come tanti, i loro Paesi per cercare una vita migliore, forse avevano rischiato la vita attraversando il deserto ed il Mediterraneo, per poi morire invece in una città considerata ricca.

I due ragazzi non erano sprovveduti, avevano i permessi di soggiorno in regola e avevano lavorato fino al termine della vendemmia nelle nostre vigne, dopodiché non hanno più avuto un luogo adeguato per ripararsi dai primi freddi e per l’inverno.

La cosa è ancora più grave in questi giorni che nelle nostre città tutto è scintillante per il Natale, si pensa ai regali, e si ricorda una Persona che guarda caso, non aveva un posto per ripararsi e per affrontare il freddo aveva a disposizione un bue ed un asinello.

Ora i due ragazzi non avevano nemmeno il bue e l’asinello e come riparo avevano un casolare abbandonato. Questo deve essere il nostro Presepe, al di là della Fede che ognuno professa, per ricordarci che tutte le persone devono essere considerate Uomini e Donne con dignità.

Uno dei due ragazzi aveva come nome Issa e guarda caso Issa significa Gesù, che se per i Cristiani è considerato Dio venuto sulla terra, per i Musulmani Gesù è venerato come un grande profeta.
Persino ai tempi de “La Malora” di Beppe Fenoglio, chi era da servente nelle cascine pur nella più grande povertà, avevano un tetto per ripararsi.

Come Anolf, associazione promossa dal sindacato CISL sul problema delle migrazioni; vogliamo continuare ad impegnarci ed a promuovere, insieme a tutte quelle forze che hanno come obiettivo di costruire una società di convivenza civile per tutti, tutte le iniziative perché tragedie come queste non succedano più.

 

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