
DAI QUARTIERI L’area ciclabile dedicata alla mountain bike che va sotto il nome di pump track, come annunciato dalla Giunta comunale, non sarà più costruita al parco Tanaro ma a fianco dell’area ecologica compresa tra piazzale Robaldo e strada Riondello al Mussotto. Il progetto, dal valore di 150mila euro, era stato approvato dalla precedente Amministrazione.
Gli attuali consiglieri del centrodestra hanno criticato lo spostamento in quanto «la sua collocazione originaria al parco Tanaro, in centro città, la rendeva facilmente accessibile e fruibile da tutti. Bene che si voglia investire sulle aree verdi al Mussotto, però non togliendo delle risorse già stanziate».
A manifestare contrarietà al progetto è anche il comitato di quartiere del Mussotto. Come ha spiegato il presidente Giovanni Lano, «la zona di strada Riondello è un vulcano attivo, prima di pensare all’area ciclabile occorre intervenire per pulire le sponde del Tanaro dai rifiuti che sono costantemente abbandonati. Da tempo, poi, chiediamo che sia attrezzata un’area verde a fianco degli impianti sportivi Renzo Saglietti. Tale parco andrebbe dotato di recinzioni per evitare che, come accade adesso, i proprietari vi portino i cani a fare i propri bisogni».

Come segnalato al comitato dai cittadini della zona, la situazione in strada Riondello, «si è aggravata. Abbiamo quindi inviato una lettera alla Giunta per invitarli a un sopralluogo. Ci hanno risposto che, lunedì 10 febbraio alle 8.30, verranno il sindaco Alberto Gatto e gli assessori Edoardo Fenocchio e Davide Tibaldi. Potranno così vedere con i propri occhi lo stato di degrado e le situazioni difficili che persistono nell’area ex Barberis-Sam, nei pressi del cavalcavia e lungo la sponda sinistra del Tanaro». Se si segue il fiume da strada Riondello si passa davanti al Lago San Biagio e si arriva fino a dove sarà costruita la rotonda di Scaparoni, che prevederà un accesso alla via per consentire ai pescatori di raggiungere lo specchio d’acqua.
Prosegue Lano: «Da qui i camion passano indisturbati e scaricano rifiuti. Sotto il cavalcavia è presente un pozzetto: era stato ripulito, ma ora è di nuovo pieno di lastre di amianto. Nel tempo, a più riprese, era stato affrontato il problema e, in collaborazione con gli uffici tecnici del Comune, erano state trovate soluzioni per mitigare gli effetti di certi comportamenti. In particolare, era stato regolamentato il transito veicolare. Presso il lago, chi proveniva da Piana Biglini trovava la via chiusa da dei new jersey. Dopo strada Riondello, invece, c’è una sbarra manuale: ad avere la chiave è soltanto chi ne ha diritto, pescatori e proprietari di terreni. I new jersey, però, da tempo sono stati spostati. Vanno riposizionati al più presto per impedire accessi illeciti».
Dai due ingressi «sono state installate le telecamere: speriamo possano servire a individuare chi commette atti illeciti, ma ci vorrebbe un responsabile che faccia, ogni tanto, le opportune verifiche».
Altra questione riguarda la presenza di nomadi. Prosegue Lano: «Risulta difficile dire quanti sono, a causa della facilità di accesso ci sono arrivi continui. Certe situazioni sono tragiche. Ci sono mamme con bambini e manca l’acqua potabile, le persone sono costrette ad attingerla da bidoni in cui si è già formata la patina verde sulla superficie. Ci sono poi alcuni soggetti che possiedono cani tutt’altro che pacifici: l’area intera, quindi, non può essere usata dai cittadini per passeggiare. Come primo intervento, occorrerebbe trovare un sito in cui concentrare gli insediamenti e garantire i servizi essenziali».
Infine, sempre al Mussotto, Lano segnala delle «case prefabbricate abusive, su terreni comunali e privati».
Davide Barile
