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Abitare il piemontese / La parola della settimana è Stȓument

Significa attrezzo da lavoro, ma anche strumento musicale o atto/documento legale

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ABITARE IL PIEMONTESE – «L’hai già raccontato stȓument? È una di quelle parole che raccontano molto più di ciò che sembra»: è il recente suggerimento di mio papà Pierangelo che ringraziamo. Stȓument (o stȓimant) è un termine pratico, concreto, nato per stare tra le mani della gente, ma capace d’infilarsi anche tra le pieghe della musica e perfino negli atti più solenni della vita civile. Nel suo significato più quotidiano è l’attrezzo, ciò che permette di lavorare, costruire, aggiustare. Nello stesso gruppo semantico ci sono parole come arneis (arnese), trassaduȓa (attrezzatura), aziamenta da tȓavàj (utensili da lavoro). In questo senso, stȓument è un oggetto, il complice prolungamento dell’ingegno umano.

C’è poi lo stȓument nell’accezione musicale: quello a fià (a fiato come il clarinetto) oppure a còrda (a corde come la chitarra), capace di trasformare il gesto o l’aria in suono. Qui la parola si fa più leggera e poetica: dal lavoro alla musica il passo è breve, come se il piemontese sapesse che lavorare e suonare sono entrambi modi per dare forma al mondo. Le feste campestri e le famose vijà nelle stalle sono la perfetta combinazione tra queste prime due accezioni di stȓument.

La sorpresa più curiosa arriva dal linguaggio giuridico: stȓument come atto notarile o documento legale. Uno strumento di verità e responsabilità che dimostra un accordo preso, su cui non ci piove. Un noto proverbio dice: Quandi che t’hai fà në stȓument, nì pieuva, nì cativ temp (quando hai fatto un contratto, né pioggia, né cattivo tempo), nulla può scalfire ciò che è stato messo nero su bianco, ancor più quando si tratta di un contratto o una scrittura (pubblica o privata). Non a caso, esiste anche lo stȓument ëd riscàt, l’atto che un tempo vincolava duramente il debitore al proprio creditore. In anni in cui bastava una stretta di mano per finalizzare un accordo, si soleva dire na paròla, në stȓument, a sottolineare la forza e la garanzia della parola data… Cose, purtroppo, d’altri tempi!

L’etimologia, dal latino instrumentum e dal verbo struere (costruire, fabbricare, produrre), lega insieme tutti questi significati. Che si tratti di un attrezzo, di una melodia o di un contratto, stȓument indica sempre qualcosa predisposto per un fine preciso, un’attrezzatura necessaria per svolgere un’attività. La stessa radice latina si trova anche in parole come istruzione e struttura. Stȓument è ciò che trasforma il pensiero in risultato, passando per l’azione.

Paolo Tibaldi 

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