CINEMA Recitare diretto dai fratelli Taviani nell’adattamento cinematografico dell’opera simbolo del proprio scrittore preferito. Un sogno che ne racchiude molti che si è realizzato per l’attore albese Paolo Tibaldi.
Un giorno di riprese ad Acceglio, martedì 20 settembre con sveglia alle 3.45 di notte.
Un’emozione indescrivibile
«Il mio ruolo è molto piccolo, poche battute da partigiano amico di Milton (interpretato da Luca Marinelli). Mi consolo ironicamente con una celebre frase di Cechov: “Non esistono piccole parti, ma piccoli attori”», spiega Tibaldi che aggiunge: «Paolo Taviani è una persona meravigliosa: simpatica, premurosa, attenta a tantissime cose; l’entusiasmo è pari a quello di un novizio del cinema, mentre la consapevolezza e l’attenzione fanno di lui, un veterano senza eguali».
Un’emozione indescrivibile per l’attore albese: «Abbiamo chiacchierato, scacciato qualche insetto, lavorando col buon umore e, talvolta, scherzando, ci siamo scambiati parole di sincera stima e mi sono sentito dire cose lusinghiere, imbarazzato che fosse lui a dirle».
A riprese finite un lungo abbraccio da uomo a uomo: «Ma questa è un’altra storia. Che l’augurio che mi ha fatto, possa avverarsi. È una questione privata».
Marcello Pasquero