Media, democrazia e ambiente

C’è un legame tra recessione economica e crisi ecologica? Tra scarsezza di risorse e deturpazione dell’ambiente? Tra vulnerabilità percepita e incuria praticata? Si propone di parlarne il convegno Media, democrazia e libertà, organizzato tra Alba, Cuneo e Saluzzo dall’associazione Greenaccord. Dal 19 al 21 ottobre (sotto le torri il 21, al centro ricerche Ferrero) un gruppo di esperti internazionali in tema ambientale interagirà con centinaia di giornalisti. Obiettivo: diffondere l’etica del rispetto della natura, metodologie di prevenzione e strategie per sensibilizzare il maggior numero di persone al rispetto ambientale attraverso la buona informazione. Questa la filosofia di Greenaccord, dipinta a Cuneo il 13 ottobre.

Andrea-MasulloHa spiegato il presidente del Comitato scientifico di Greenaccord, Andrea Masullo (foto): «La crisi economica e quella ecologica sono intrecciate e rappresentano il sintomo di un male più profondo. Serve una revisione radicale delle strategie di esistenza finora utilizzate». Per fare ciò, continua Masullo, occorre rivedere il concetto di democrazia partecipativa, ossia rinvigorire la partecipazione dal basso. «La politica non riesce a far fronte alle problematiche di lungo termine, perché rimane concentrata su questioni di breve termine ». Chiaro il riferimento al consenso elettorale: per reagire alle ecocrisi servono progetti coraggiosi e lenti, magari impopolari. Continua Masullo: «La gente sta perdendo fiducia in certi sistemi, è facile rendersene conto osservando gli avvenimenti del Medio Oriente o di molte altre parti del mondo».

Rimpicciolendo lo zoom sulla condizione locale, abbiamo interpellato l’assessore provinciale all’ambiente, Luca Colombatto. Anche la Granda non è esente da problematiche. Spiega ad esempio, l’Assessore: «La percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti a Cuneo si aggira attorno a quota 55 per cento, dunque siamo in regola, ma dobbiamo in realtà sensibilizzare la gente a produrre meno spazzatura». Quanto al mercato dello smaltimento, l’Assessore allerta: «Non bisogna dimenticare che il circuito è remunerativo e, ancor più in un clima di recessione, potrebbe attirare forme di criminalità organizzata. Sebbene non disponiamo di indizi in tal senso, bisogna tenere alta la guardia». Un altro problema di grande attualità è relativo alla gestione del servizio idrico integrato: «Stiamo lavorando per ridurre il più possibile le perdite idriche, ancora troppo ingenti e diffuse nel sistema».

Matteo Viberti

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