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Emporio solidale, un negozio per chi non ce la fa

Emporio solidale, un negozio per chi non ce la fa

SOLIDARIETÀ Emporio solidale. Due parole per descrivere un’utopia, un programma che nel piccolo trasforma il concetto di assistenza e solidarietà, di supporto alla debolezza in una comunità. L’iniziativa, ideata dall’Amministrazione di Maurizio Marello, è in fase di realizzazione: si vuole creare un luogo in cui prodotti di consumo – cibo, farmaci, giocattoli, oggetti di uso quotidiano – possano essere consegnati alle persone in difficoltà, gratuitamente o a basso prezzo. La merce sarà resa disponibile dalla grande distribuzione, che donerà al Comune prodotti altrimenti destinati al macero, ma ancora fruibili.

Il vicesindaco Elena Di Liddo, insieme ad altri partner del progetto, ha visitato gli empori solidali esistenti a Bra, Pinerolo e Saluzzo in cerca di modelli ispirativi, tentando di gettare le linee strategiche per il futuro. Ha spiegato Di Liddo: «È stata una giornata interessante per conoscere gli empori avviati in provincia e prendere spunto da esperienze collaudate. Ci siamo posti l’obiettivo di aprire il negozio albese al massimo a inizio 2017. Insieme al Consorzio socio-assistenziale, alla Caritas e alla cooperativa Alice stiamo valutando come far funzionare al meglio il sistema. In particolare, dovremo scegliere la modalità di accesso all’emporio (per certo tramite la presentazione della dichiarazione Isee) e la formula per distribuire i prodotti».

Prosegue Di Liddo: «A Bra e Fossano gli empori richiedono un minimo contributo, pari a circa 3-5 euro a fronte di una spesa di 20. A Pinerolo la distribuzione è gratuita, ma si usa una tessera punti caricata in base ai parametri Isee e in base al numero di componenti la famiglia.

L’emporio di Alba si reggerà sul volontariato e sulle donazioni di cibo e materiale.  «Abbiamo l’obiettivo di utilizzare questo progetto per coordinare al meglio anche i vari centri d’ascolto cittadini. Non sarà facile, ma siamo determinati a farlo. Per quanto riguarda la collocazione, siamo in trattativa per affittare un locale con magazzino molto vicino al centro e comodo da raggiungere. Abbiamo anche il supporto del vescovo di Alba Marco Brunetti, che ha mostrato fin dall’inizio notevole sensibilità a portare avanti l’idea», conclude Di Liddo.

Matteo Viberti

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