Fuori norma?

Dalla Commissione consiliare di martedì scorso, incentrata sull’edilizia scolastica degli istituti superiori di Alba, sono emerse molte problematiche e una sola priorità: l’adeguamento degli edifici alle norme di sicurezza e antisismiche, da effettuarsi entro il 1° gennaio 2012.

 

Istituti scolastici: a norma?

 

A manifestarne la premente necessità è il vicepresidente della Provincia di Cuneo Giuseppe Rossetto, alla presenza dei dirigenti scolastici, del vicesindaco di Alba Mariangela Roggero Domini, dell’assessore al bilancio Leopoldo Foglino e di Enzo Novello, responsabile del settore edilizia scolastica della Provincia. Le parole dell’ingegnere non sono rassicuranti: «Le iscrizioni aumentano mentre le classi diminuiscono. Stiamo lavorando per capire quali siano i plessi strategici su cui investire, data la scarsità delle risorse e la diminuzione della spesa edilizia prevista dalla riforma».

Novello non ha escluso la possibilità dell’abbandono degli edifici più fatiscenti e di futuri accorpamenti nel cuneese. I dirigenti scolastici hanno esposto le problematiche e le richieste riguardanti gli edifici.

Particolare la situazione dell’Arte bianca di Neive, il cui edificio, che necessità di interventi, è di proprietà della Curia. La stima per la messa in sicurezza dell’istituto ammonta a 250 mila euro, ma, dichiara Rossetto: «Non possiamo spendere le risorse della Provincia per un edificio che non è di proprietà. Unica soluzione avanzata dal vicepresidente quella di agire indirettamente, attraverso il canone d’affitto, per ricompensare la Curia dei lavori».

L’istituto tecnico commerciale e per geometri “Luigi Einaudi”, che dopo le ultime intromissioni è protetto da un sistema antifurto, necessita ora di una ritinteggiatura dei locali, oltre che della rimozione dell’eternit sul retro della scuola, a carico del Comune. Escludendo i locali del seminterrato, inagibili, la struttura sarebbe, secondo la dirigente Elsa Almonte, a norma.

Il “Da Vinci” prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche e se il 16 maggio partiranno i lavori per l’adeguamento normativo del “Cillario Ferrero”, l’Enologica dovrà aspettare fino a giugno per dare il via alla prevenzione incendi.

Non è risolvibile in breve tempo la mancanza della palestra dei licei classico e scientifico; al problema, risollevato dal preside Piercarlo Rovera, risponde Foglino: «Il progetto è in via di approvazione, ma non sarà effettuabile a breve termine». I ragazzi continueranno a spostarsi per la città per poter effettuare le due ore settimanali di educazione fisica. I problemi del “Govone” vanno ben oltre: «Il liceo classico, costretto ad affittare spazi in seminario, presenta alcune aule assolutamente fuori norma, utilizzate in modo difficoltoso e poco decoroso», commenta Rovera, che ricorda alla Commissione la necessità di un’ubicazione alternativa per il “Pinot Gallizio”. E Foglino assicura: «L’Amministrazione albese ha accantonato i fondi per la costruzione del nuovo liceo artistico».

Chiara Cavalleris

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