La Regione ha deciso: i servizi sociali vanno all’Asl

Quella che, a inizio anno, sembrava una provocazione o un’utopia, ovvero riportare i servizi socio-assistenziali sotto la gestione dell’Asl, sta diventando una realtà, almeno per gli undici Comuni dell’area braidese. Lunedì scorso la Giunta regionale ha approvato la delibera con cui si dà il via al periodo di sperimentazione per il passaggio delle competenze all’Azienda sanitaria locale di Alba-Bra. Nel marzo scorso i sindaci, sempre più in difficoltà a fare fronte alle necessità economiche del consorzio Intesa, che negli ultimi dieci anni ha gestito i servizi socio-assistenziali, avevano presentato una proposta alla giunta Cota: la socio- assistenza venga affidata all’Asl, come era fino al 2001.

Servizi sociali BraLa legge nazionale d’altro canto prevede l’eliminazione dei consorzi entro il 31 dicembre e la Regione è chiamata a trovare nuove forme di gestione della socio-assistenza, un progetto da inquadrare nell’ambito della riforma del sistema sanitario piemontese in gestazione a Torino.

Lo scandalo della malasanità scoppiato nei giorni scorsi – che ha visto l’assessore regionale Caterina Ferrero prima indagata e poi agli arresti domiciliari – aveva fatto temere agli amministratori del braidese un possibile congelamento della delibera per il trasferimento delle competenze all’Asl. «Per fortuna i timori sono stati fugati lunedì 13 con l’approvazione da parte della Giunta regionale», sottolinea il sindaco di Bra Bruna Sibille, che ha coordinato gli amministratori dei centri della zona. «Il consorzio Intesa in questi anni ha fatto un buon lavoro, ma i tagli alle finanze locali e la crescita delle esigenze di servizi nel settore socio-assistenziale hanno messo i Comuni in seria difficoltà nel fare fronte alle necessità economiche. La gestione da parte dell’Asl permetterà anche una migliore sinergia tra due settori, quello sanitario e quello assistenziale, che spesso si intrecciano profondamente (si pensi ad esempio al caso degli anziani)».

La zona del braidese farà quindi da banco di prova a livello regionale. Dal 1° luglio inizierà il periodo di transizione per il passaggio delle consegne tra Intesa e Asl Cn2 e dal 1° gennaio la competenza in materia dovrebbe passare definitivamente all’Azienda sanitaria.

All’assemblea degli undici Comuni di Intesa, in programma nei giorni prossimi per l’approvazione del bilancio, dovrebbe partecipare anche l’assessore regionale agli affari istituzionali Elena Maccanti, quasi ad apporre un “sigillo ufficiale” al trasferimento delle competenze in campo socio-assistenziale.

Diego Lanzardo

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