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I “DotOn”, il nuovo che avanza, sul vinile

A volte non è necessario inseguire il mondo che avanza. Ci si può fermare e valorizzare le creazioni del passato. Vinile è la parola chiave per comprendere l’essenza dei DotOn, collettivo musicale di reggae-dj, nato tra Alba e Roero: in opposizione alla tecnologia imperante, da due anni col loro giradischi divulgano il messaggio di pace e fratellanza di Bob Marley. Il sound proposto dai DotOn è duttile nel tempo, ma stabile nel genere: reggae roots anni ’70-80. In partenza per il tour invernale, Roberto Betto Ruzzi è il fondatore del gruppo.

Conche filosofia proponete i vostri dischi?

«Proponiamo un’alternativa al mondo delle discoteche. Alcuni generi musicali non sono illuminati dai riflettori del commercio perché considerati poco remunerativi. La musica, oltre a essere melodia, è storia e cultura. Le canzoni non sono merce. Per questo motivo risulta importante conoscere le origini delle forme d’arte; è un procedimento che aiuta a comprendere il mondo. La reggae dance hall è una forma d’arte nata nei sobborghi di Kingston. All’inizio un fenomeno aggregativo: i ragazzi si procuravano un impianto stereo di fortuna e diffondevano per strada un reggae dai bassi potenti. I giamaicani che non potevano pagarsi un locale uscivano di casa per trovare nel viale corpi danzanti e casse pulsanti. Nonostante la criminalità dilagante nella capitale giamaicana, nella periferia si è riusciti, grazie alla musica, a creare unione».

Da dove deriva il nome?

«DotCom è il dominio Internet che indica la globalizzazione, DotOn, tradotto punto acceso, è sinonimo di positività. È nato per scherzo».

Perché i DotOn scelgono il vinile?

«I 33 e i 45 giri conservano la vera qualità della musica, i gestori dei locali e gli organizzatori di eventi sembrano notarlo: la nostra casa sarà nuovamente il Cinema vekkio di Corneliano, locale celebre per la politica di valorizzazione della scena musicale underground: suonare ogni sabato in un contesto coinvolgente ci ha portato giovamento. Oltre che con Cisco abbiamo collaborato con due importanti nomi del reggae italiano: Bunna (Africa Unite) e Raphael (Easy Skankers).

mar.vi.

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