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Anche ad Alba studenti in piazza. Sabato 21 (forse) dibattito all’H Zone

SCUOLA Come a Bra, anche ad Alba c’è fermento nel mondo studentesco. Secondo quanto riferiscono alcuni studenti, tra ieri, martedì 10 dicembre, e oggi, mercoledì 11, sono stati più di cento i giovani, provenienti per lo più dall’Istituto “Piera Cillario Ferrero”, dall’Apro, dal liceo artistico “Pinot Gallizio” e dal liceo “Leonardo da Vinci”, a disertare le lezioni per protestare. I manifestanti hanno fatto tappa in tutte le scuole superiori della città, reclamando servizi di base che non sempre vengono garantiti: manutenzione di finestre rotte e degli edifici scolastici, riscaldamento delle aule e presenza del materiale didattico.

studenti protesta
Studenti albesi manifestano davanti al Municipio (foto d’archivio).

Nella mattinata di mercoledì 11 dicembre gli studenti hanno raggiunto piazza Duomo, senza però avere un contatto diretto con le istituzioni. «Credo che non tutti gli studenti fossero a conoscenza dei reali motivi che hanno portato alla protesta nazionale (mossa, come si può leggere QUI, dal “Movimento dei forconi”)», racconta Guglielmo, alunno del “Da Vinci”, aggiungendo: «Mi sono anche recato a Torino, da osservatore, per comprendere meglio la situazione e non essere vittima di errate interpretazioni che a volte forniscono i mass media generalisti».

Lorenzo, altro studente del “Da Vinci”, non è sceso in piazza né ad Alba né a Torino. «Molti ragazzi hanno approfittato dello sciopero per non andare a scuola», afferma Lorenzo, «Le manifestazioni sono un’opportunità, che però dobbiamo saper sfruttare al meglio. Non sono d’accordo con chi si è introdotto nella mia scuola lamentando l’assenza di carta igienica».

Marco, alunno del “Cillario Ferrero”, definisce la manifestazione albese poco organizzata, ma importante per dare voce agli studenti: «Lo sciopero è stato un punto di partenza per comprendere i problemi degli studenti e avviare un confronto». Confronto che potrebbe entrare nel vivo sabato 21 dicembre, quando all’H Zone, stando alle informazioni filtrate da ambienti scolastici, potrebbe svolgersi un dibattito incentrato sui problemi che interessano le scuole e altre realtà albesi.

Manuela Anfosso

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