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Progetto di cooperazione tra Italia e Libano, nel segno della lumaca

Avagnina

CHERASCO. L’elicicoltura italiana approda anche nel Medio Oriente, confermandosi come attività agricola redditizia e importante fattore di cooperazione internazionale. Giovanni Avagnina, direttore dell’Istituto internazionale di elicicoltura che ha sede a Cherasco, ha partecipato a un importante convegno tenutosi nel Libano all’Université Saint-Esprit de Kaslik, tenendo due interventi formativi sull’allevamento a ciclo biologico completo e naturale, cioè privo dell’utilizzo di mangimi industriali. Di fronte a un parterre istituzionale che vedeva il presidente della Repubblica Michel Suleiman, alcuni ministri e il comandante del contingente italiano in Libano colonnello Mario Stefano Riva, Avagnina ha illustrato il progetto tra i due paesi finalizzato all’allevamento della specie elicicola Helix Aspersa quale fonte di sostegno della popolazione presente nella valle della Beqa’, estirpando in tal modo la coltivazione di piante oppiacee.

«Un’esperienza emozionante, – commenta il direttore Avagnina, – non solo per la presenza delle cariche dello Stato libanese, del rettore dell’Università e l’esecuzione dei due inni nazionali, ma per aver constatato l’interesse e l’entusiasmo generale tra le organizzazioni agricole locali riguardo la nostra proposta di collaborazione».

c.l.

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