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No alle reti antigrandine (bianche) tra le colline Unesco

ALBA No alle reti antigrandine bianche tra le colline Unesco di Langhe, Roero e Monferrato. L’associazione che gestisce il sito sabaudo patrimonio mondiale dell’umanità, con in prima fila il presidente Roberto Cerrato, ha convocato l’Atl Langhe e Roero, il Consorzio turistico, l’Unione dei comuni “Colline di Langa e del Barolo”, il Consorzio di tutela del Barolo e i rappresentanti della Regione, lunedì 16 maggio, nella sede dell’Aca di piazza San Paolo.

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L’oggetto del discutere la comparsa sulle colline di La Morra (ma anche a Novello e Monforte), tra i famosi cru Brunate e Cerequio, di reti antigrandine bianche che creano, riflettendo la luce del sole, un effetto specchio, simile a una serra, particolarmente sgradevole alla vista. Non si tratta di una novità la presenza di reti antigrandine nelle Langhe, comparse già da tempo e al centro di un vero e proprio boom di prenotazioni (ne sono già stati ordinati 50 km) a causa del costo sempre più alto delle assicurazioni che tuttavia non restituiscono l’uva non vendemmiata. Una tendenza che potrebbe dilagare con un bando, inserito nel Psr che prevede un contributo regionale dell’80 per cento per chi acquista reti antigrandine, a partire da luglio.

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Dall’assemblea è emersa l’intenzione di non demonizzare chi decide di installare le reti (vietate in altre zone d’Italia), ma è anche stato ribadito con fermezza il no a quelle bianche e più in generale a tutte le reti non verde scuro o nero. Il risultato dell’incontro è un regolamento che i Sindaci di La Morra, Monforte e numerosi altri paesi delle Langhe faranno loro con un’ordinanza finalizzata a vietare le reti bianche e verde chiaro, in attesa del passaggio in Consiglio comunale.

Un regolamento che l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato invierà agli oltre cento Comuni che ne fanno parte invitandoli ad adeguarsi. Dal Consorzio di tutela del Barolo l’impegno a inserire al più presto nel disciplinare le nuove regole, con la Regione Piemonte che, tramite i suoi rappresentanti, ha espresso l’intenzione di adeguare la normativa regionale alle indicazioni proposte nell’assemblea tenutasi all’Aca. Chi contravverà le norme, installando reti non verde scuro o nero, dovrà provvedere immediatamente alla rimozione e verrà sanzionato con una multa tra 5 e 10 mila euro.

Marcello Pasquero

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