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Fine settimana di letteratura e arte, tra Amos Oz e Mario Lattes

Fine settimana di letteratura e arte, tra Amos Oz e Mario Lattes

ALBA, MONFORTE, GRINZANE
La fondazione Bottari Lattes premierà i vincitori del Grinzane domenica 16 ottobre
La fondazione Bottari Lattes di Monforte nel fine settimana consegnerà i riconoscimenti ai vincitori del premio letterario che ha preso il posto, con altro stile, del Grinzane. Per la sezione La quercia, dedicata a Mario Lattes e destinata a scrittori che nel corso della loro carriera hanno lasciato un segno nel panorama culturale mondiale, l’ospite d’onore sarà Amos Oz, chiamato anche a tenere una lezione al teatro Giorgio Busca di Alba. Alla giuria di studenti – per Alba saranno presenti i ragazzi del Leonardo Cocito – sarà affidata l’elezione del vincitore della sezione Il germoglio.

Il programma del fine settimana inizierà venerdì 14 ottobre alle 17, nel palazzo della Banca d’Alba, in via Cavour 4, con l’inaugurazione della mostra “Mario Lattes. Antologia personale”.Alle 18.30, nel teatro di Alba, Amos Oz sarà introdotto da Elena Loewenthal nella sua lezione magistrale.
Sabato 15 alle 10.30 nell’auditorium della fondazione Bottari Lattes di Monforte, in via Marconi 16, le scuole incontreranno gli scrittori finalisti della sezione Il germoglio; alle 16.30, nel castello di Grinzane Cavour è in programma la cerimonia del premio Bottari Lattes Grinzane con lo spoglio, in diretta, dei voti degli studenti per scegliere il “supervincitore” tra Hakan Günday, Emilio Jona, Joachim Meyerhoff e Robert Seethaler, le cui opere sono state selezionate dalla giuria presieduta da Gian Luigi Beccaria.

Nella stessa occasione sarà premiato anche Amos Oz: i suoi libri sono tradotti in oltre quaranta lingue.
La mostra dedicata a Mario Lattes rimarrà aperta con ingresso libero fino al 2 novembre dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19; alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Saranno esposte circa trenta quadri scelti tra i più rappresentativi che ben delineano il suo percorso creativo dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Novanta, ripercorrendo i temi più cari a Lattes: gli interni, i soggetti della cultura ebraica, le marionette, la figura umana rappresentata al filtro di un’inquieta vena fantastica.

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