Cambi di stagione a Monforte per il Classico terzetto italiano

Cambi di stagione a Monforte per il Classico terzetto italiano

MONFORTE
Il concerto di chiusura della rassegna di musica da camera allestita dalla fondazione Bottari Lattes di Monforte, Cambi di stagione, sarà tenuto dal Classico terzetto italiano – Ubaldo Rosso, flauto che è anche direttore artistico del festival; Carlo De Martini, violino; Francesco Biraghi, chitarra – che offrirà al pubblico la possibilità di ascoltare alcuni brani tratti dal repertorio raro dello strumentalismo italiano ottocentesco. L’appuntamento è per domenica 18 dicembre, alle 17, nell’auditorium della fondazione Bottari Lattes, in via Marconi 16.

Il concerto coincide con l’uscita del terzo disco inciso dal complesso e registrato proprio nella sede della fondazione, a Monforte, e comprende due lavori inclusi nel disco stesso (Weigl e Küffner), entrambe partiture inedite in epoca moderna, alle quali si aggiungono due storiche trascrizioni ottocentesche di due ouverture di Rossini.

In programma partiture inedite

Un programma raro e inedito, interpretato su strumenti storici, solidamente strutturato e non privo di sorprese. Del resto il nuovo Cd del Terzetto ha un titolo che vuole sottolineare come il repertorio cameristico comprendente la chitarra – una miniera ancora da scoprire – sembri un gioco di specchi in cui l’ombra di Mozart o quella di Schubert fanno spesso capolino e dove le citazioni e i rimandi tra un lavoro e l’altro rivelano una rete di relazioni ampia e fitta tra i musicisti coinvolti.
Il repertorio comprende brani di Joseph Weigl (Le corsair, Ouverture); Gioachino Rossini (ouverture dal Barbiere di Siviglia e dalla Gazza ladra); Joseph Küffner (temi da Serenade op. 2). Al termine del concerto è in programma un brindisi augurale.

Costituitosi nel 2005 dall’incontro di tre musicisti già presenti nel panorama concertistico nazionale e internazionale, il Classico terzetto italiano ha costruito nel corso degli anni un itinerario di valorizzazione verso un repertorio, incentivato dalla presenza della chitarra, meno considerato – quando non del tutto dimenticato – dai circuiti del concertismo e della discografia.
L’attenzione sulla musica di consumo del primo Ottocento, “musica leggera” diremmo oggi, ma tutt’altro che superficiale, ha consentito al complesso di recuperare all’ascolto pagine di autori come Carulli, napoletano vissuto a Parigi, o Gragnani, autori di pagine originali.

L’ingresso al concerto costa dieci euro, ridotto 8 per studenti e possessori della tessera degli Amici della musica di Savigliano. Per informazioni occorre telefonare al numero 0173-78.92.82.

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