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L’attesa è finita: i rifugiati sono al lavoro

L'attesa è finita: i rifugiati sono al lavoro

RODDI Percorsi educativi e attività di volontariato sono stati attivati a favore dei cittadini stranieri che, in attesa di protezione internazionale, ormai da più di due anni sono ospiti del Comune di Roddi all’enomotel Il convento, struttura alberghiera che ha accettato di accogliere queste persone. Grazie all’accordo con la Prefettura, è partito il progetto che vuole agevolare l’integrazione degli ospiti, impegnandoli in lavori socialmente utili sul territorio comunale. Di recente lo Stato ha stanziato per la Regione circa 7 milioni di euro da elargire a favore dei Comuni che ospiteranno profughi.

Dopo circa cinque mesi (la convenzione tra Comune e Prefettura è stata sottoscritta l’8 agosto scorso) la macchina burocratica ha permesso di arrivare a una soluzione e così, da alcuni giorni, i numerosi immigrati che hanno aderito al progetto (formati e forniti del necessario per la loro sicurezza), si stanno adoperando in lavori di pulizia strade e di miglioramento del decoro urbano.

Il Comune di Roddi fin dal 2015 si era dimostrato sensibile a questa problematica sociale e ha sempre cercato di mantenere la situazione sotto controllo per il bene della popolazione e di queste persone che, per ora invano, vorrebbero raggiungere parenti e amici nel Nord Europa e poter circolare liberamente nel nostro continente.

Spiega il sindaco Lorenzo Prioglio: «Con l’avvio del progetto facciamo in modo che questi immigrati presenti sul nostro territorio, possano rendersi utili alla comunità che li ha accolti. In questo modo loro possono sentirsi parte della popolazione e sono stimolati a fare bene, in attesa che la situazione si risolva al meglio».

Prosegue Prioglio: «A turno, a gruppi di tre persone, dalle 8 alle 12 dal mercoledì al venerdì, vengono impegnati nei lavori di pulizia di cimitero, strade e arredo urbano. Siamo soddisfatti e devo dire che anche loro sono contenti di sentirsi utili».

Livio Oggero

 

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