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Intonando ristruttura la canonica e la mette a disposizione della comunità

Intonando ristruttura la canonica e la mette a disposizione della comunità

ASSOCIAZIONI Da febbraio 2010 l’associazione corale Intonando ha preso in gestione dalla diocesi il santuario della Natività di Maria Santissima di Mussotto, intervenendo per la ristrutturazione. I lavori sono costati 100mila euro: 50mila stanziati dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, il resto raccolto da molti mussottesi. Forze pubbliche e private, economiche e religiose unite verso un unico obiettivo. Abbiamo incontrato Francesco Cordero, presidente dell’associazione Intonando.

Ci racconti la storia del “contenitore” che oggi ospita l’associazione, Cordero.

«Nell’autunno del 2010 abbiamo ristrutturato il tetto del santuario, per una spesa di 45mila euro. Nel mese di luglio 2016 sono poi iniziati i lavori di riqualificazione della canonica adiacente: l’obiettivo era far rivivere un immobile che fa parte della storia della comunità. Si è partiti dai tetti della canonica per arrivare al piano terra, ricavandone una sala polifunzionale spaziosa, luminosa e accogliente di circa 80 metri quadrati. I locali sono stati inaugurati giovedì 8 dicembre».

Il luogo verrà condiviso con la comunità?

«La sala polifunzionale non solo ci permetterà di portare avanti l’attività dei cori Intonando e Intonandoli e le rassegne culturali, ma rappresenterà per Mussotto un luogo di aggregazione in più. Vogliamo condividere il nuovo spazio con tutti coloro che avranno intenzione di organizzare iniziative culturali, educative e di formazione».

Che cosa significa disporre di uno spazio – frutto della collaborazione di molti – in un momento storico come questo, dalla maggioranza considerato difficile?

«Ovviamente siamo consapevoli che il momento economico non è facile. Anche per il futuro confidiamo nella generosità dei mussottesi, che negli anni hanno sempre dimostrato grande sensibilità nel sostenere le iniziative dedicate alle fasce più giovani della comunità. La ristrutturazione dei locali rappresenta la realizzazione di un sogno che abbiamo a lungo solo accarezzato e che pian piano è diventato realtà. Abbiamo tentato di valorizzare un pezzo importante della storia del quartiere, costruito con sacrificio da chi ci ha preceduto, così impedendo che cadesse nell’oblio».

Qual è l’importanza del fare rete nella realizzazione del progetto?

«Insieme è sempre meglio che soli. Fare rete è fondamentale per comunicare le cose che si fanno, ma soprattutto per sostenersi a vicenda evitando inutili sprechi di forze ed energie». <

m.v.

 

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