Gli scout albesi si radunano per il Thinking day 2017

Gli scout albesi si radunano per il Thinking day 2017 43

ALBA Si è svolta nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 febbraio la “Giornata del pensiero – Thinking day”  degli scout che ha visto il coinvolgimento di oltre 350 ragazzi,guide e scout, in attività divisi per età, ma con momenti comunitari, come la Messa, il pranzo e la cerimonia di chiusura.

Ogni anno i gruppi scout della Diocesi albese si ritrovano tutti insieme per questa ricorrenza, in  concomitanza con lo scoutismo in diverse parti del mondo, nel ricordo del “compleanno” del fondatore Baden Powell e di sua moglie Olave (nati nello stesso giorno, anche se in anni diversi), per un’attività che suggerisce in modo più specifico come principali valori la mondialità, la pace, la solidarietà.

Per gli scout di Alba è anche un’occasione per vivere un momento di dimensione locale e diocesano, per vivere nel “piccolo” quella dimensione  di fraternità che proprio lo scoutismo propone, superando le diversità e le differenze che ci possono essere fra persone umane.

Quest’anno però il Thinking day ha assunto un significato ancora maggiore per la nostra zona, infatti si è nel pieno del centenario di fondazione dello scoutismo in Alba, in quanto il primo gruppo di “esploratori cattolici” vennero registrati a Roma nella nuova associazione (Asci, Associazione scout cattolica italiana) nata qualche mese pirma, nel novembre 1916. Quello di Alba fu il primo gruppo in provincia, l’ottavo in Piemonte e il 39° in Italia).

«La storia ci dice che lo scoutismo fu poi soppresso dal fascismo, in quanto il regime non poteva tollerare un’associazione di educazione alla partecipazione ed alla libertà, così come comunque venne e viene tuttora abrogato in qualsiasi dittatura, per poi riprendere, almeno per l’albese, in forma ancora clandestina nel 1943, con il nome di “Cavalieri della corona basca”. In questi due giorni di attività si è avuto l’impressione che i ragazzi abbiano capito e vissuto a pieno il fatto di essere testimoni e prosecutori di un pezzo di storia del territorio, che viene da lontano, successori di tanti altri ragazzi che come loro e prima di loro sono cresciuti attraverso il metodo scout dell’avventura, dell’assumersi le proprie responsabilità, dell’imparare realizzando, facendo tutto con il gioco e niente per gioco», spiegano i capi scout.

Importante e significativo è stato anche l’incontro con il Vescovo, il quale non ha mancato di sottolineare durante l’omelia i valori e lo spirito della giornata partendo dalle letture proposte dalla liturgia, ma ancor più nei suoi gesti e segni di condivisione e di partecipazione, con i quali ha saputo far superare ai ragazzi la normale cautela, potendo dire che con la sua disponibilità oggi lo scoutismo albese ha potuto conoscere meglio il suo Vescovo (è stato il primo incontro dell’associazione a livello diocesano), scoprendo sicuramente un amico con cui si potrà fare molta strada insieme, e viceversa pensiamo come Agesci di aver offerto un’immagine di realtà attiva, vivace, colorata, con tanti giovani che hanno voglia di crescere, a servizio della società e della Chiesa.

In ultimo con il momento del congedo, si  è premiata la vincitrice del concorso lanciato fra tutti i ragazzi per la realizzazione del logo del Centenario, che diventerà anche un distintivo da attaccare sull’uniforme da portare durante tutto l’anno. Tutti gli artisti sono stati premiati con un moschettone da montagna con una medaglia del centenario, come simbolo di sostegno e di legame reciproco, mentre alla vincitrice è andato un nuovo zaino  a cui a partecipato la ditta Bordino.

Il centenario continua, con il Convegno aperto a tutta a cittadinanza venerdì 10 marzo, sull’educazione vista al femminile, alle 20.45 nel salone della Banca d’Alba con il titolo “La metà del Cielo per un mondo migliore”.

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