Il polo fieristico? Martinetti vuole farlo nell’ex tribunale

Il polo fieristico? Martinetti vuole farlo nell’ex tribunale

INFRASTRUTTURE Il presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia è tornato a ribadire, durante l’assemblea annuale dei soci di domenica 21 maggio, l’intenzione dell’istituto di credito di rispettare gli impegni presi per la realizzazione del Palatartufo, promesso durante l’assemblea svoltasi nel 2016 dall’ex presidente Felice Cerruti.

Il progetto per ora rimane nella mente e nell’estro dei professionisti incaricati di ripensare piazza Prunotto e, forse, piazza Cagnasso con un contributo milionario del Comune. Nella migliore delle ipotesi il progetto preliminare passerà al vaglio del Consiglio comunale a luglio.

Ribadisce la propria contrarietà all’opera il consigliere del Movimento 5 stelle Ivano Martinetti: «La Giunta Marello annuncia con enfasi il progetto di un polo fieristico che rappresenta una nuova colata di cemento tra opere principali e accessorie. Le piazze Prunotto e Cagnasso sono attualmente adibite ai mercati soprattutto dell’ortofrutta che si svolgono più volte a settimana con un traffico non indifferente, specie nelle ore di punta. Il progetto nasce da una proposta della Banca d’Alba che è disponibile a finanziare parte dell’opera, perché ne ha bisogno per la propria assemblea, ma con un project financing, una vera iattura per la nostra città, dato che le grandi incompiute sono state finanziate in questo modo, dall’ospedale di Verduno all’autostrada Asti-Cuneo».

Il consigliere pentastellato rincara: «In piazza Medford esiste già un palazzo congressi, oltre a una struttura ampiamente sottoutilizzata come il tribunale, e sfruttando la metà della piazza adibita a parcheggio di superficie si potrebbe creare un polo interconnesso alle altre due strutture, in una zona con meno traffico. In caso contrario i poli fieristici vanno costruiti, come nel resto del mondo, in zone periferiche come quella compresa tra la fine di corso Europa e lo svincolo Alba ovest e quella compresa tra la zona industriale e Alba est. In entrambe le zone si possono costruire grandi strutture senza appesantire il traffico cittadino e grandi parcheggi che servano come interscambio nei periodi ad alto afflusso turistico, per portare i visitatori in città con navette ecologiche».

Martinetti conclude: «Al sindaco diciamo che le moderne città operano su progetti urbanistici innovativi che coniugano crescita, limitazione del consumo di suolo e mobilità sostenibile, non su idee del secolo scorso».

Marcello Pasquero

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