Domenica, all’Asta del Barolo, lotti pregiati, vip e solidarietà

Domenica, all'Asta del Barolo, lotti pregiati, vip e solidarietà

EVENTO Domenica 6 maggio torna nel piccolo paese delle Langhe, patrimonio dell’umanità, l’Asta del Barolo.

Battitore d’eccellenza, per l’Asta sarà il giornalista e grande esperto di vini Giancarlo Montaldo, che presenterà i lotti di preziose e antiche bottiglie risalenti a vecchie annate, che rappresentano i volumi di una biblioteca che racconta la storia antica e recente di questo vino e dei suoi protagonisti: i produttori, che girando i quattro continenti hanno portato la leggenda del Re dei Vini nel mondo imponendone le qualità e il mito. L’appuntamento sarà per le ore 11 presso il Tempio dell’enoturista del castello di Barolo. Tra i lotti presentati oltre 150 bottiglie di Barolo dal 1947 fino agli anni 2000, tra cui alcuni formati Magnum e Doppio-Magnum.

Per l’Asta del Barolo è previsto l’arrivo di professionisti, collezionisti, giornalisti da tutto il mondo, Usa, Cina, Australia, Canada e Sud Africa, mentre altri potenziali compratori potranno accedere all’Asta tramite dirette streaming organizzate in collaborazione con location in Europa e non solo, come il ristorante Valentino di Singapore. Mentre il ristorante Octavium (dello chef Umberto Bombana) a Hong Kong, inoltre, ha ideato un evento in occasione dell’Asta in collaborazione con la Gelardini & Romani Wine Auction, che inviterà i suoi top-customers per una cena dedicata.

Per rinfrancare i partecipanti e il pubblico dopo l’adrenalina dell’asta, è stato organizzato un aperitivo a buffet curato dallo chef stellato di Barolo Massimo Camia, che vedrà un ventaglio di Barolo (alcuni di nuova annata, ma anche alcune interessanti etichette “storiche”: 1964, 1974, 1986, anni ’90, ecc.) e altri vini a suggellare l’appuntamento.

Nel pomeriggio,  sarà possibile visitare alcune tra le più importanti cantine del Barolo e degustare tra le etichette più prestigiose della denominazione, dal Cannubi, al Sarmassa, da Bussia a Monvigliero, alla scoperta delle colline, delle esposizioni, e dei comuni che hanno la fortuna di produrre il vino dei re.

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La storia e il fine benefico

Il vino Barolo nacque dalla volontà  della marchesa Giulietta Colbert e il padre dell’Italia risorgimentale, il conte Camillo Benso di Cavour,  di  «creare un vino capace di rivaleggiare con quello dei vicini francesi».

Con i proventi delle vendite del Barolo, la marchesa Giulia Falletti Colbert, finanziò innumerevoli opere filantropiche. In linea con quanto realizzò la marchesa, anche l’Asta del Barolo  avrà  finalità benefiche. Grazie alla collaborazione con l’associazione 1 Caffè di Luca Argentero e Beniamimo Savio, infatti, la vendita dei pregiati lotti contribuirà a coprire i costi per la creazione e il mantenimento di un punto di stoccaggio e smaltimento per alimenti e vestiti, nonché di preparazione di pasti caldi a Torino, in piazza 18 dicembre, gestito dal Progetto Leonardo onlus.

 

 

 

 

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