Gesù ci assicura di essere con noi tutti i giorni

UN PENSIERO PER LA DOMENICA – 27 MAGGIO – SS. TRINITÀ

La celebrazione della festa della Santissima Trinità, attraverso le letture della Messa, ci invita non a fare un trattato teologico sul mistero di Dio, ma a cogliere i segni della sua presenza: come si è manifestato nel passato e come si manifesta oggi a noi. Il Dio-Trinità non è lontano, ma vicino. Avere fede è imparare a leggere questa presenza nella nostra vita di tutti i giorni.

Gesù ci assicura di essere con noi tutti i giorni
La Santissima Trinità, del tedesco Albrecht Dürer (1471-1528), Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Un Dio a portata di voce. L’autore del Deuteronomio, per bocca di Mosè, sintetizza i punti fermi della fede di Israele: il Creatore del mondo è un Dio vicino, a portata di voce, un Dio che parla e ascolta (Dt 4,32-40). È Dio che ha scelto il suo popolo e l’ha chiamato alla fede. Così è successo anche a ognuno di noi: qualcuno un giorno ci ha parlato di Dio, ci ha rivelato il suo volto di Padre accogliente; ci ha fatto sentire la sua vicinanza, in una parola, ci ha chiamati alla fede. La voce di queste persone era la voce di Dio: così vicino da poterci parlare e da essere in grado di ascoltarci.

Un Figlio di Dio che si fida di noi. Il modo di agire di Gesù è ben espresso dalla conclusione del Vangelo di Matteo (28,16-20), l’ultimo incontro del Gesù terreno-risorto con i suoi. Matteo non ha remore a rilevare che il gruppo degli undici è ancora una comunità ferita e dubbiosa. Gesù però si fida di loro, e li manda in missione, dando come rassicurazione la sua vicinanza: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli… Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Tutti questi atteggiamenti valgono anche per noi. Gesù si fida di noi, ci accetta così come siamo, con i nostri dubbi, i nostri limiti e ci manda in missione. È facile vedere qui un punto di riferimento e un principio di speranza per le nostre comunità, in una fase molto problematica della storia.

In ognuno di noi il soffio dello Spirito. Paolo, il grande teologo dello Spirito Santo, ci ricorda che in ognuno di noi c’è lo Spirito, come un soffio della vita di Dio (Rm 8,14-17). L’immagine è molto bella ed efficace: come all’origine della nostra vita c’è un seme della vita dei nostri genitori, così alla base del nostro essere credenti c’è il seme dello Spirito di Dio diffuso nei nostri cuori con il Battesimo. Credere a questa presenza è vincere la paura e aprirsi alla fiducia. Questa si esprime nella preghiera fiduciosa: se crediamo che Dio è vicino, al punto che noi possiamo sentire la sua voce, siamo autorizzati a credere che lui può sentire la nostra voce. Per questo continuiamo a pregare e a gridare a lui.

Lidia e Battista Galvagno

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