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Icardi: “Con il nuovo gestore unico, Langhe e Roero senza potere decisionale”

Nominata la Giunta di Santo Stefano Belbo
Luigi Genesio Icardi, sindaco di Santo Stefano Belbo

ACQUA La nuova società unica, interamente pubblica, per la gestione del ciclo idrico integrato, secondo il sindaco Maurizio Marello dovrebbe avere quattro anime consorziate tra loro con forti caratteri di territorialità e con l’obiettivo di salvaguardare tutti i posti di lavoro del ciclo idrico.

Rassicurazioni che non convincono il sindaco di Santo Stefano Belbo Luigi Genesio Icardi che lancia l’allarme per il futuro dei lavoratori del settore.

Icardi spiega: «La delibera numero 12 dell’Ato 4, approvata il 7 maggio è stata impugnata da ventuno comuni che hanno presentato ricorso di fronte al Tribunale superiore delle acque pubbliche di Roma. Tra le motivazioni che ci hanno spinto al ricorso vi è quanto scritto a pagina 12 della relazione riguardo alla composizione della futura società».

L’articolo verso cui punta il dito Icardi recita: “L’assetto organizzativo previsto è articolato in una struttura centrale a scala d’ambito, che esercita le funzioni principali e poteri direttivi, e in sedi territoriali operative che dipendono direttamente dalla strutturale centrale di gestione. Occorre prevedere che alla struttura centrale spettino le funzioni proprie di carattere generale nonché il compito di controllare le sedi territoriali e gli eventuali poli di presidio. In particolare, alla struttura centrale spetteranno poteri direttivi, di controllo di gestione, il compito di intrattenere rapporti con le banche per gli investimenti effettuati, la gestione della contabilità, del personale, degli acquisti, della progettazione delle infrastrutture, le funzioni di energy management, mentre alle sedi territoriali spetterà la conduzione e la manutenzione degli impianti, la gestione degli sportelli con l’utenza e dei magazzini.

Le conclusioni di Icardi sono trancianti: «Appare chiarissimo che tutte le funzioni sono spostate a Cuneo e il nostro territorio viene volutamente espropriato di ogni potere decisionale in merito al servizio idrico integrato per i prossimi 30 anni. Questo comporta una serie di notevoli svantaggi per i nostri comuni e per idipendenti costretti a recarsi fino a Cuneo»

Marcello Pasquero

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