La cantina Enrico Serafino ha festeggiato 140 anni di storia

La cantina Enrico Serafino ha festeggiato 140 anni di storia
Da sx mr. Kyle Krause, la premiata, il presidente di Enrico Serafino Nico Conta

CANALE Al suono della campanella lunedì 11 giugno, nella stessa sede di sempre, in corso Asti 5, la cantina Enrico Serafino ha dato il via ufficiale a un anno di festeggiamenti legati al 140° anniversario di attività. Per l’occasione si è brindato con i primi tre magnum della Riserva ZERO 140 Brut Nature Alta Langa 2005 Doc, affinata per 140 mesi. «Pensiamo che questa sia la bottiglia di Alta Langa con la maggiore permanenza sui lieviti attualmente disponibile sul mercato, oltre a ricordare un momento fondamentale della Enrico Serafino, offre ai consumatori e agli appassionati l’occasione per scoprire quale e quanta complessità possa raggiungere l’Alta Langa Metodo Classico. L’assenza di “liquer d’expédition” mantiene inalterato il carattere originale del terroir. è orgogliosamente Alta Langa Enrico Serafino, senza compromessi» ha spiegato il presidente Nico Conta.

In apertura dei festeggiamenti l’imprenditore statunitense Kyle Krause, che ha acquistato la cantina nel 2015, ha detto: «Sono molto contento di essere parte di questa avventura piemontese in cui sono stati coinvolti, fino ad oggi, due dei miei figli. Questo gruppo di lavoro meraviglioso rende Enrico Serafino una grande cantina».

Una lunga tradizione nata grazie all’intraprendenza proprio di Enrico Serafino: «Un uomo straordinariamente innovatore: nel 1878 a 23 anni produceva pasta. Dal canavese si è mosso e con un autentico atto di volontà ha deciso di creare un’azienda vinicola per produrre Barolo, Barbaresco e Metodo classico. Non era figlio o nipote di qualcuno da cui aveva ereditato una vigna sulla collina del Barolo, ma uno che ha fatto una scelta innovativa» ha detto Conta.

Nell’occasione la cantina Enrico Serafino ha ideato e consegnato il primo premio “Saper Fare”: per l’azienda il vero “vip”, nello stile del fondatore, è chi cura i vigneti con il lavoro quotidiano poiché la qualità si fa nel vigneto. Il riconoscimento, pertanto, è stato assegnato alla collaboratrice agricola Grazia Rabino “per la professionalità e la passione con cui si dedica da anni alla cura dei nostri vigneti”.

Gio.ba.

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