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La Barò cresce e ricerca giovani molto dinamici

Barò diventa grande e cerca ragazzi dinamici esperti di marketing e social per continuare a crescere. A tre anni dal lancio della start up per la creazione di una linea di cosmetici a base di vinaccioli di uva Nebbiolo, l’azienda dei fratelli castellinaldesi Simone e Alberto Toppino è una realtà primaria nel commercio on-line di prodotti di bellezza: oltre 1.500 ordini al giorno, 60 dipendenti e un fatturato che supererà i 10 milioni di euro nel 2018.

L’avventura di Barò è partita nel 2015 a Castagnito, nel quartier generale dei fratelli Toppino (dove si trova anche la sede di vendereaici nesi.it, portale di riferimento per le vendite ai cinesi in Italia), dall’idea di realizzare cosmetici prodotti con estratti di uva Nebbiolo. Con l’aiuto di una vera istituzione in questo campo: la dottoressa Giovanna Menegati con laboratorio a Brescia.

La Barò cresce e ricerca giovani molto dinamici
I fratelli Simone (a sinistra) e Alberto Toppino, che in pochi anni hanno sviluppato da Castagnito una innovativa azienda di cosmesi.

È nata così la linea di 20 prodotti Barò (che si arricchirà nel 2019 di altre 20 novità) realizzati in Italia e naturali.

«Poco per volta abbiamo accresciuto il ventaglio di possibilità andando dalla crema corpo a quella viso riequilibrante, al fitoestratto lenitivo, allo scrub viso e corpo a base di vinaccioli, al gel gambe, alla crema viso anti-age, al gel contorno occhi e molto altro. Tutti i nostri cosmetici sono privi di alcol, estratti animali, paraffine, petrolati, parabeni e non sono testati su animali. Siamo stati flessibili sulle modalità di vendita, non sulla qualità che volevamo eccelsa e i riconoscimenti non hanno tardato ad arrivare», spiega Simone Toppino.

IL 97,48% HA VOLUTO DI NUOVO I PRODOTTI

«Quando siamo partiti abbiamo dovuto aggredire il mercato arrivando anche a regalare i prodotti per farne capire la bontà: il 97,48 per cento li ha riordinati e l’82,86 per cento ci ha presentato alle amiche, un attestato di fiducia che ci ha spronato a fare sempre meglio e che ci ha permesso di ottenere tutte le certificazioni sui prodotti da parte dell’Università di Ferrara, una delle più longeve d’Europa, dove, quasi 40 anni fa, nacque il primo corso di cosmetologia», aggiunge Simone Toppino. Da poco più di 50 ordini si è arrivati ai 1.500 attuali con importanti ricadute occupazionali. Dai cinque addetti iniziali si è passati ai 60 dipendenti di oggi, metà attivi a Castagnito e metà nella nuova sede di Torino.

«Amo sottolineare come oltre l’80 per cento dei nostri collaboratori abbia meno di 35 anni, siamo un’azienda giovane che crea lavoro per ragazzi dinamici», conclude Simone Toppino con orgoglio.

Marcello Pasquero

E adesso si punta anche sull’estero

Dopo aver conquistato l’Italia, anche grazie alle collaborazioni nate con marchi come Carpisa e Yamamay, ora l’azienda roerina punta all’estero: «L’obiettivo nel 2019 è di sbarcare in Germania, mercato che guarda con grande attenzione ai cosmetici italiani, ma la testa di Barò rimarrà a Castagnito: la connotazione territoriale è fondamentale e l’ambizione per il futuro è di avvicinare anche il turismo di Langhe e Roero ai nostri prodotti. Il mercato rimane quello del Web, sfruttando canali da cui ormai non si può prescindere come Amazon, ma per il futuro non è da escludere che possa nascere un negozio Barò ad Alba, per avere una vetrina in città».

Le consegne, dopo aver fatto l’ordine sul sito www.barocosmetics.com, partono tutte da Castagnito e in 48 ore raggiungono ogni angolo d’Italia. Le ambizioni per l’azienda roerina non si fermano e sono numerose le posizioni lavorative aperte: «Per la sede di Castagnito cerchiamo programmatori, Web designer, esperti di marketing e di social. L’invito per i ragazzi interessati è a scrivere ad amministrazione@barocosmetics.com proponendo una candidatura», conclude Simone Toppino.

m.p.

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