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Casa del consumatore: «Estendiamo “multa stop” a tutti i parcheggi di Asti»

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ASTI In base al piano delle performance del Comune di Asti, vale a dire l’obiettivo di produttività che è stato approvato dalla Giunta Comunale per il triennio 2018-2020, i 69 vigili urbani avranno il compito di produrre 260 sanzioni pro capite per un totale di circa 18mila multe. Traguardo sempre raggiunto e superato considerate le 28.708 sanzioni del 2016 e le 31.958 del 2017 anche grazie agli ausiliari del traffico dell’Asp, i quali hanno comminato 4mila multe circa nel 2016 e 6mila nel 2017. Lo scorso anno l’importo delle sanzioni comminate dalla Polizia municipale è ammontato a 2.750.533 euro.

Afferma Stefano Santin, presidente della Casa del consumatore Piemonte: «Nel 2011 la Giunta Galvagno attuò l’iniziativa “multa stop” per la zona dell’ospedale, che consisteva nella semplice integrazione del corrispettivo nell’apposito parchimetro. Nelle intenzioni della Giunta di centro destra l’iniziativa avrebbe dovuto essere estesa a tutta la città. Poi, con la l’amministrazione Brignolo, la possibile estensione rimase lettera morta. Ora, in Comune, governa lo stesso orientamento politico che ideò l’iniziativa. Sarebbe un buon patto con i cittadini l’estensione di multa stop a tutti i parcheggi della città, come promesso a suo tempo».

La proposta di riprendere il progetto “multa stop” è stata presentata dalla Casa del consumatore, all’Asp in occasione dell’incontro, voluto dall’azienda nel novembre 2016, con le associazioni cittadine. Prosegue Santin: «In quell’occasione  i vertici di Asp espressero la loro contrarietà all’iniziativa affermando che multa stop era superata dalla realizzazione dell’App Asti parcheggi con la quale è possibile il pagamento del parcheggio grazie all’uso del telefonino. In realtà, dal 2016, l’applicazione è stata scaricata solamente da 2.683 utenti e ha un canone annuo di 6mila euro. Quasi tutte le amministrazioni locali utilizzano le sanzioni amministrative per fare cassa, ma una cosa è sanzionare per infrazioni gravi, cosa diversa è far cassa per un parchimetro scaduto. Cambiare mentalità sarebbe un buona prassi amministrativa».

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