5 stelle: «Sull’Asti-Cuneo fake news del Pd per nascondere i propri fallimenti»

Giovanni Monchiero torna a interrogare il ministro Delrio sull'Asti-Cuneo
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

Mauro Campo, consigliere regionale e Fabiana Dadone, deputato del Movimento 5 stelle affidano a un comunicato il loro punto di vista sull’autostrada A33.

«Il Pd nel panico spara fake news contro chi risolve i problemi creati da loro. Dopo le bufale sul declassamento e il blocco dell’opera, ampiamente smentite, ora tornano alla carica parlando di presunti regali al concessionario quando è l’esatto contrario. Per la prima volta abbiamo la certezza che il completamento dell’Asti-Cuneo verrà fatto e non ricadrà sulle tasche di chi usa la Torino-Milano. Al concessionario sarà riconosciuto il 7% sull’investimento di 350 milioni per l’Asti-Cuneo nella quota di subentro di un eventuale nuovo concessionario al rinnovo, a mezzo gara, della concessione per la Torino-Milano nel 2026.

Tutti contenti? Assolutamente no! Fuoco di fila delle istituzioni del territorio su quello che sarebbe un regalo ancor più grande del prolungamento della concessione immaginato da loro nel 2017. Sarebbe magari anche una legittima opinione, non fosse per il fatto che a fine agosto 2018 in una sacrosanta operazione di trasparenza dopo il disastro di Genova, il Ministero dei trasporti ha pubblicato sul proprio sito i 26 contratti di convenzione con le società concessionarie, tra questi gli allegati finanziari. Erano così spuntati una serie di elementi interessanti, tra i quali il “tasso di congrua remunerazione” concesso alla Satap del gruppo Gavio, già nel 2013, per il tronco dell’A4 che ha in gestione, cioè la Milano-Torino: 10,52%! E i costi di investimento previsti per la Cuneo-Asti erano stati messi a bilancio come nuova concessione per la Torino-Piacenza (scaduta nella 2017). Siamo passati quindi dal 10,52% sulla Torino-Milano al 7% attuale, dove sarebbero i regali ce lo devono ancora dire. Il tutto, senza proroghe per nessuna tratta a differenza del passato.

Le proteste sono sureali, soprattutto se provengono da chi non é riuscito in 29 anni a portare a termine un tratto autostradale di 90 km in Piemonte. Non ci resta quindi che lasciare la parola ai fatti ed ai cittadini cuneesi il giudizio sull’operato. Possiamo affermare che mai come oggi le infrastrutture cuneesi sono all’attenzione del ministero. E i risultati si vedono.

Mauro Campo, Consigliere regionale M5S Piemonte,

Fabiana Dadone, deputato M5S»

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