Il treno della memoria conduce ad Auschwitz

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I diplomandi di Alba e Bra sono in viaggio in Polonia dove studieranno Seconda guerra mondiale e Olocausto

SHOAH  Un viaggio attraverso la storia, per non dimenticare quanto accaduto, ragionare sul passato e in questo modo diventare cittadini consapevoli. Quest’anno sono 230 gli studenti delle scuole superiori di Alba che hanno aderito al progetto Promemoria Auschwitz, organizzato in Piemonte dall’associazione Deina di Torino, dall’istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti.

L’iniziativa è aperta ai ragazzi dell’ultimo anno, che dall’8 al 14 febbraio andranno in Polonia a bordo del treno della memoria, che li condurrà nei luoghi della Shoah, da Cracovia al campo di concentramento di Auschwitz. Ad Alba l’iniziativa è sostenuta dal Comune –in particolare dall’assessorato alle politiche giovanili e dall’ufficio della pace – come spiega l’assessore Anna Chiara Cavallotto: «Per la sua grande importanza, da sempre crediamo molto in questo progetto, che sosteniamo offrendo ai ragazzi un contributo per il pagamento della retta di partecipazione». E continua: «Quest’anno c’è stata una grande adesione: l’8 febbraio partiranno studenti dei licei Govone, Cocito, Da Vinci e degli istituti Cillario Ferrero, Einaudi e Umberto I».

Il treno della memoria conduce ad Auschwitz 2
Venerdì 8 febbraio, nella sala storica del teatro sociale Busca di Alba, il sindaco Maurizio Marello, con gli assessori alla cultura Fabio Tripaldi e alle politiche giovanili Anna Chiara Cavallotto, ha salutato i 230 studenti dei licei Giuseppe Govone, Leonardo Cocito, Pinot Gallizio e Leonardo Da Vinci e gli alunni degli istituti Piera Cillario Ferrero, Luigi Einaudi e Umberto I di Alba, in partenza per la Polonia.

Anche da Bra partiranno 50 studenti, coinvolti negli ultimi mesi in un percorso di approfondimento sulla Seconda guerra mondiale e sull’Olocausto.

f.p.

I liceali incontreranno il cardinale Dziwisz che fu segretario del Papa

Il 13 febbraio, durante il viaggio in Polonia di cui si parla a lato, un gruppo di studenti albesi incontrerà il cardinale Stanislaw Dziwisz, che è stato per quarant’anni segretario di Giovanni Paolo II; l’incontro fa parte del progetto di studio sul quarantennale dell’elezione del pontefice.
La ricorrenza è stata celebrata ad Alba con una serie di iniziative, promosse dalla diocesi e dal Comune. Tra queste il concorso Racconta Giovanni Paolo II, indetto da Gazzetta d’Alba in collaborazione con il centro culturale San Paolo, rivolto ai ragazzi delle superiori dell’Albese e del Braidese. Entro il 20 aprile presenteranno un giornale, un video o un cartellone attraverso il quale raccontare un aspetto della vita del Papa polacco particolarmente interessante agli occhi dei giovani. È così che hanno iniziato a studiare la figura di Wojtyla, come spiega Dorota Jasinska, insegnante di religione al liceo Da Vinci e all’istituto professionale Cillario Ferrero di Alba: «Nelle scuole in cui insegno, abbiamo inserito nel programma alcuni approfondimenti su Giovanni Paolo II, a seconda dell’indirizzo scolastico e delle classi. E anche in altri istituti stanno portando avanti un percorso analogo.

I ragazzi dell’indirizzo chimico-biologico del Cillario Ferrero si sono concentrati sull’esperienza lavorativa del papa alla Solvay, quando era molto giovane. Al turistico, invece, si sta cercando di sviluppare un itinerario tra i luoghi ritenuti più importanti della sua vita, mentre all’arte bianca di Neive hanno imparato le ricette di alcuni dolci polacchi. Con gli studenti dell’ultimo anno, poi, abbiamo cercato di approfondire il ruolo di Giovanni Paolo II nella storia. Ed è stato anche interessante visitare la mostra allestita in autunno nella chiesa di San Giuseppe: i ragazzi si sono da subito dimostrati entusiasti di poter conoscere meglio la figura del Papa, che è mancato quando non erano ancora nati o
erano molto piccoli».

Da un’idea dei ragazzi, è nata una seconda iniziativa: «Studiando la biografia di Wojtyla, abbiamo parlato di diversi personaggi che hanno rivestito un ruolo importante nella sua vita. Tra questi, il cardinale Dziwisz, che è stato suo segretario ancora prima di essere eletto Papa. Dopo aver letto due suoi libri, i ragazzi hanno avuto l’idea di scrivergli
e di informarlo del lavoro che stiamo portando avanti ad Alba. Non solo ci ha risposto, ma ci ha anche invitati a fargli visita a Cracovia».

Francesca Pinaffo

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