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Unesco: paesaggi vitivinicoli e risaie cinesi dello Yunnan sono gemellati

Il patto tra i due siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale favorirà gli scambi culturali, turistici ed economici

ROMA I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono ufficialmente gemellati con i terrazzamenti del riso di Honghe Hani, nella regione cinese dello Yunnan. I due siti iscritti alla World heritage Unesco hanno firmato l’accordo venerdì 22 marzo a palazzo Barberini, nell’ambito della seconda assemblea del Forum culturale Italia Cina.

L’evento, inserito nella visita di Stato del Presidente cinese Xi Jiping, ha visto la partecipazione di oltre 200 delegati in rappresentanza del patrimonio cuturale, dei settori arte, cinema, spettacolo, delle industrie creativi e del turismo. Per il Governo italiano erano presenti i ministri Alberto Bonisoli (Mibact) e Gian Marco Centinaio (Mipaf), per il Governo cinese il ministro della cultura Luo Shugang.

L’associazione che tutela i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato è intervenuta ai  lavori con il presidente Gianfranco Comaschi. Al suo fianco c’era il direttore tecnico Roberto Cerrato che ha coordinato il tavolo operativo del progetto di gemellaggio tra 12 siti Unesco italiani e altrettanti siti cinesi.  La città di Verona e i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono i capofila dell’intesa che si è ufficializzata oggi.

Unesco: paesaggi vitivinicoli e risaie cinesi dello Yunnan sono gemellati
Al tavolo, da sinistra: Yang Decong capo dipartimento della Provincia dello Yunnan e Gianfranco Comaschi presidente Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Alle spalle dei firmatari, da sinistra: Luo Shugang, ministro della cultura del Governo cinese con due funzionari, Lucia Borgonzoni sottosegretario ai beni culturali, Francesco Rutelli coordinatore nazionale del Forum culturale Italia-Cina e Roberto Cerrato direttore site manager paesaggi vivinicoli Langhe-Roero e Monferrato.

I terrazzamenti del riso di Honghe Hani sono stati diventati patrimonio Unesco nel marzo 2013, i paesaggi vitivinicoli piemontesi nel giugno 2014.

Le vicinanze culturali e storiche tra le due aree, pur geograficamente lontane, sono particolarmente significative. Il sito piemontese, 87 mila ettari distinti in 5 aree viticole più il castello di Grinzane Cavour, è una testimonianza unica per la storia della viticoltura, della vinificazione e dell’intera gamma dei processi tecnici ed economici che caratterizzano la regione da secoli.

La contea di Yunnan è nota per i suoi meravigliosi campi di riso terrazzati che scendono dai pendii dei Monti Ailao fino alle rive del fiume Hong, il fiume Rosso. Si tratta di un paesaggio dalle straordinarie forme geometriche che si estende per più di 16mila ettari, tra specchi d’acqua e terrazze sospese. È il frutto del lavoro del popolo Hani che nel corso di 1300 anni ha sviluppato un complesso sistema di canali per portare l’acqua dalle cime boscose delle montagne fino ai campi terrazzati, creando anche un sistema di agricoltura integrata che ha il suo focus nella produzione di riso rosso.

I temi del gemellaggio

«La finalità del gemellaggio – spiega Gianfranco Comaschi presidente dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato – è dare impulso allo sviluppo dei due siti Unesco, favorendo la cooperazione nei settori del turismo culturale e creativo, dell’agricoltura, dell’economia, del commercio, e della sostenibilità. Saranno coinvolti nelle varie attività il mondo della ricerca, le università, le istituzioni scolastiche, i distretti industriali».

Nell’ambito del turismo i due siti Unesco promuoveranno scambi culturali, seminari e convegni, progetti di ricerca e di studio su argomenti di comune interesse, condivideranno i materiali divulgativi e pubblicitari per favorire la conoscenza delle rispettive peculiarità.

«Avremo occasione di coinvolgere esperti del settore, docenti, ricercatori e studenti delle università italiane e cinesi con cui sono già stati avviati contatti nel corso della missione effettuata a gennaio, in preparazione del gemellaggio», spiega Roberto Cerrato, site manager dei paesaggi vitivinicoli.

Un’attenzione particolare sarà dedicata all’economia agricola, punto di contatto tra i due siti. Verrà realizzato un laboratorio permanente di studio della gestione del territorio e in ambito agroalimentare. In questo contesto l’Associazione punta a coinvolgere, tra gli altri, il dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino, i corsi di laurea in scienze e tecnologie agrarie, tecnologie alimentari e della viticultura e dell’enologia, e l’Istituto di istruzione superiore Umberto I di Alba.

«La condivisione delle informazioni e lo sviluppo delle relazioni internazionali sarà orientato a favorire la partecipazione attiva ad eventi e manifestazioni legate alla cultura e alla tradizione dei territori, di tipo artigianale e commerciale», sottolinea il presidente Comaschi.

Si lavorerà anche per promuovere le relazioni tra i distretti industriali delle due regioni.

Un capitolo dell’accordo impegna inoltre le parti ad adottare politiche attive sul fronte della sostenibilità (gestione dei rifiuti, mobilità, risparmio energetico) in linea con l’agenda Onu 2030. L’accordo di gemellaggio ha un orizzonte temporale di cinque anni e potrà essere riconfermato per garantire la realizzazione e la continuità degli obiettivi proposti.

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