Sono 12 le aziende “Campionesse” di Langhe e Roero che hanno saputo sconfiggere la crisi

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PRODUTTIVITÀ Sono le imprese “Champions” quelle che hanno saputo battere la crisi e imporsi a livello nazionale e internazionale con un fatturato in crescita compreso tra 20 e 500 milioni di euro. 120 di queste hanno sede in Piemonte.

E’ questo il risultato dell’indagine di “Italy Post”, pubblicata sul periodico “L’Economia” del “Corriere della Sera” che valutando i fatturati dal 2011 al 2017 ha individuato le mille aziende italiane cresciute nella fase più dura della crisi economica globale.

Non mancano le aziende di Langhe e Roero con alcune nuove entrate e l’uscita di Nutkao che continua a crescere a ritmi vertiginosi, punta a quota 180 milioni di euro di fatturato, ma dopo la cessione dell’80% delle quote al fondo di investimenti White Bridge non viene presa in considerazione nell’analisi di Italy Post.

I premi alle aziende “campionesse” sono stati consegnati il 15 aprile in una cerimonia tenutasi a Torino. Lo studio di ItalyPost è stato realizzato da un team composto da analisti finanziari dell’agenzia di rating ModeFinance e da esperti in corporate finance della Cuoa Business School.

Lo studio permette di analizzare l’andamento di aziende che sono state il motore dell’Italia negli anni della crisi con una crescita media di almeno il 3% annuo (cioè quasi il 20% sui sei anni) con una redditività lorda che è stata almeno del 10% l’anno negli ultimi tre anni (con una media del campione che supera il 19% annuo). Tra i dati più significativi l’Ebitda, il margine operativo lordo, indicatore della redditività di un’azienda e delle possibilità di investire nel corso del tempo e il Rating: la classificazione di un’azienda dal massimo AAA passando per AA, per A, per BBB, e via via fino alla classificazione peggiore CC/D

Le aziende di Langhe e Roero

Andiamo a vedere quali sono le aziende campionesse di Langhe e Roero, precedute nella classifica del fatturato da imprese a pochi km di distanza come la Balocco di Fossano (167 milioni di fatturato), la Fratelli Saclà di Asti (145 milioni), Eurostampa Holding di Bene Vagienna (145 milioni), Arol di Canelli (100 milioni) e la Maina di Fossano (86 milioni di euro di fatturato).

La prima delle aziende nostrane è la Italgelatine di Santa Vittoria d’Alba, in questi giorni al centro di vicende niente affatto positive con le ricorrenti puzze causate dall’impianto di depurazione e percepite in gran parte di Langhe e Roero. Si tratta di un’azienda cresciuta in media oltre il 4,3% all’anno chiude il 2017 con un fatturato di 54 milioni di euro e 90 dipendenti. Il margine operativo lordo è di 7 milioni di euro con un Rating BBB.

Poco sotto, ma con un tasso di crescita superiore la Santero Fratelli di Santo Stefano Belbo passata in sei anni da 34 a quasi 54 milioni di euro di fatturato con una crescita annua dell’8% e un margine operativo lordo di 12 milioni di euro. Il rating è AA.

Cresce oltre il 6% ogni anno anche il fatturato della Mollo Noleggio di Alba, 251 addetti e un fatturato di 47,4 milioni di euro con un margine operativo lordo di oltre 7 milioni di euro e un Rating solido A. Un fatturato cresciuto nel 2018 con i dipendenti che sono diventati 315. Risultati che hanno portato l’azienda tra le tre finaliste in gara a contendersi il titolo come “grande compagnia di noleggio dell’anno Europea”, insieme all’inglese APlant e all’olandese Bredenoord. Il nome del vincitore verrà annunciato il 15 maggio prossimo a Madrid in occasione della convention annuale dell’associazione Era (European Rental Association).

Una crescita da record quella della Gai di Ceresole che produce macchine imbottigliatrici con un fatturato cresciuto di oltre il 93% (il dato più alto tra tutte le aziende del Piemonte) negli ultimi sei anni e arrivato a 43 milioni di euro nel 2017. Il margine lordo dell’azienda roerina supera i 9,2 milioni di euro con più di 200 addetti e un rating BBB.

Supera i 41 milioni di euro il fatturato dell’unica azienda “champions” dell’alta Langa: la Electro parts di Bossolasco che produce componenti elettrici per automobili, abitazioni e uffici. Crescita del fatturato in doppia cifra con una media del 12% annuo negli ultimi sei anni e margine operativo lordo di 2,5 milioni di euro, 131 dipendenti e un rating AA.

Poco sotto la Bianco di corso Asti ad Alba, l’azienda salvata nel 2006 dal fallimento dall’imprenditore cheraschese Giuseppe Bernocco, attiva nella realizzazione di macchinari per l’industria tessile e dolciaria è oggi una realtà da 100 dipendenti con un fatturato cresciuto di oltre il 15% annuo dai 15 milioni di euro del 2011 ai 37 milioni del 2017. Il margine operativo lordo supera i 3 milioni di euro e il rating è A.

Tornando al Roero, precisamente a Baldissero, opera l’Ondalba nella produzione e stampa imballaggi in cartone ondulato. Crescita annua di oltre l’8% e margine operativo di 4 milioni di euro. I dipendenti sono 51, il Rating BBB.

Rimanendo nella sinistra Tanaro, a Santa Vittoria troviamo un’altra azienda campionessa, la Selmi con un fatturato punto di riferimento per la produzione di macchine per la lavorazione del cioccolato artigianale, per la tostatura del caffè e della frutta secca. Il fatturato cresce dai 12 milioni del 2011 agli oltre 27 del 2017 con un tasso di crescita annuo del 14,4%, un utile netto di 7 milioni di euro nel 2017 e un margine operativo lordo che supera il 33%. Uno dei più alti di tutto il Piemonte che vale un Rating AAA.

Stesso rating per la Insit di Montà che progetta, sviluppa e realizza articoli tecnici in gomma stampata ed in elastomero termoplastico per le industrie dell’automotive e della componentistica. 25 milioni di euro il fatturato con un margine operativo lordo secondo, in zona solo alla Selmi di oltre il 22% e superiore ai 6 milioni di euro.

Entra tra le aziende campionesse la Dromont di Gallo Grinzane, azienda che realizza impianti industriali automatici di dosaggio per la miscelazione degli inchiostri di vernici. 24 milioni di euro il fatturato nel 2017 con una crescita media annua del 6% e un margine operativo lordo di 4,1 milioni di euro pari a oltre il 15% del fatturato. I dipendenti a fine 2017 erano 48, il Rating AA.

La classifica si chiude con la Dira di Cervere, azienda che produce cristalli per auto con un fatturato di 23 milioni di euro. un margine operativo lordo di oltre 5 milioni di euro e un rating AA e con la Boema di Neive azienda attiva nella costruzione d’impianti per il settore alimentare con 124 dipendenti, un fatturato di 22,5 milioni di euro e un margine operativo lordo di oltre 2,5 milioni di euro.

Marcello Pasquero

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