Perché limpido in piemontese si dice “Sclint”? Scopriamolo con Paolo Tibaldi

 1

ABITARE IL PIEMONTESE

Sclint: Limpido, terso, trasparente, pulito, cristallino

            Primavera dintorno – Brilla nell’aria, e per li campi esulta, – Sì ch’a mirarla intenerisce il core. Così, con le parole, Giacomo Leopardi dipinge la primavera, quando ancora non andava di moda mettere le fotografie sui social, né gli stati su WhatsApp. In questi giorni pullulano le fotografie di chi si è meravigliato nell’osservare e immortalare quei colori, quelle colline, quella luce, quel Monviso.

Sclint è la parola della settimana. Tutti sappiamo il suo significato, sebbene venga pronunciata in molte situazioni anche metaforiche: limpido, terso, trasparente, pulito cristallino. Vale per un liquido, una bevanda, ma anche per una situazione o per descrivere un individuo genuino e giusto. Alcune varianti regionali connotano sclint come una parola che significa anche ‘sonaglio, campanellino per cani o uccelli; squillante, argentino, fragoroso’.

Sebbene la sua etimologia sia tutt’ora incerta, è noto che la base di sclint (al femminile sclinta) sia onomatopeica – non c’è dubbio -, vien quasi da pensare che possa essere un suono, più che una parola.

Vi racconto questo episodio che ha dell’umoristico. Mi trovavo a messa in uno dei nostri paesi di collina, per la trigesima di una persona cara. Non è una chiesa che frequento solitamente, dunque non mi erano note tutte le persone partecipanti alla celebrazione. Come sempre, il sacerdote ad un certo punto invita la folla a scambiarsi il segno della Pace. Porgo la mano destra ai vicini e mi volto indietro per fare lo stesso gesto. Una signora, mi afferra la mano e invece di pronunciare “pace”, mi chiede con sguardo birichino: ȓ’alo già bitàȓa ȓa paȓòla stëȓbo ansìma ȓa Gazëtta? S’am piàs sa paȓòla! (L’ha già messa la parola stëȓbo sulla Gazzetta? Quanto mi piace quella parola!); vista la circostanza le rispondo con un sorriso divertito.

Ecco dunque che la parola oggi viene fuori, come contrario di sclint: stëȓbo, ossìa torbido, fosco, dal latino turbulum (turbare, rendere torbido). Come nel suo contrario, con stëȓbo, ci si può riferire ai liquidi (vino, birra, olio, aceto), ma anche a persone o situazioni un po’ oscure. Scambiamoci un segno di Pace!

Paolo Tibaldi

Banner Gazzetta d'Alba