Liliana Fantini, la sua musica e la sua poesia

Interprete e poetessa raffinata, si è meritata lo scorso anno il premio Gazzetta d’Alba per i migliori testi durante il Festival di Radio Alba, che tornerà per la terza edizione il 31 agosto

ALBA Interprete e poetessa raffinata, Liliana Fantini si è meritata lo scorso anno il premio Gazzetta d’Alba per i migliori testi durante il Festival di Radio Alba, che tornerà per la terza edizione il 31 agosto in piazza Pertinace.

Liliana Fantini racconta oggi la nascita della sua passione per la poesia, arrivata con la maturità. «A dispetto delle mie origini siculo-romagnole, abito a Isola d’Asti, dopo diversi anni vissuti a Guarene. Fin da ragazza teatro, lettura e musica sono stati le mie grandi passioni, ma solo con la maturità ho potuto esprimermi a pieno con questi linguaggi», spiega.

Liliana Fantini, la sua musica e la sua poesia
Da destra: Liliana Fantini, don Giusto Truglia, Marcello Pasquero sul palco del Festival di Radio Alba nel 2018.

Una routine di vita, nel tempo di mezzo, non le ha permesso di esprimersi appieno: «Stavo vivendo una sorta di sordità emozionale che mi impediva di ascoltarmi davvero. Il mio mondo interiore, però, pretendeva che gli dessi fiato. Lasciandolo a poco a poco emergere, ho intrapreso un percorso umano e artistico che mi ha permesso, finalmente, di uscire dal silenzio e di raccontarmi».

L’ispirazione è arrivata e ha stravolto la vita dell’artista: «A un certo punto è stato come se fosse saltato il tappo che mi teneva compressa e la mia essenza, come magma ribollente, ha cominciato a fluire sotto forma di musica e parole. Le mie canzoni, di cui compongo testi e melodie, con accenti jazzistici e pop, giri di blues, ritmi di salsa e passi di tango, raccontano piccole storie in cui le emozioni contrastanti si sfiorano in una danza senza fine. Le mie poesie sono anch’esse specchio di questa alternanza di luci e ombre, sofferenza e gioia, oscurità ed estasi. Io sono la dimostrazione che non è mai tardi per fare ciò che si ama ed esprimersi».

La cantante-poetessa inizia a comporre canzoni a partire dal 2010, anno in cui entra nel coro Marianna Torta Morolin di Famija albèisa e si avvicina alla musica attraverso il canto lirico, per poi passare a un nuovo percorso vocale incentrato sul canto moderno con Silvia Pellegrino, Elisabetta Prodon, Albert Hera e Liliana Di Marco, in arte Lil Darling. Fondamentale si rivela l’incontro con Fabio Gorlier, che l’aiuta a selezionare undici brani, pubblicati nell’album Corre voce, uscito nel 2011 e prodotto dalla Philology jazz record di Paolo Piaggerelli. «In quell’album ho lasciato fluire la mia creatività con grande libertà. Buio ed estasi, amori perduti, interiorità: diversi e contrastanti i temi che hanno dato vita al mio primo lavoro. Dopo quell’iniziale approccio non riuscivo più a fermarmi».

Un anno più tardi, nel 2012, Liliana inizia a scrivere poesie culminando nella prima raccolta – pubblicata nel 2014 con la casa editrice Delbucchia – intitolata Chi ha notizie del mio vero presente, con prefazione di Silvia Longo. Nel frattempo inizia la registrazione dell’album che la consacra, Libellula. Sedici tracce, arrangiate da Gorlier e suonate da Emilio Berné e Michele Anelli. È l’album della ricerca interiore.

Il disco viene prodotto dalla 80 Fortuna records, prima casa discografica di Paolo Conte, e ruota intorno alle sonorità jazz e blues, arricchite da testi poetici e raffinati. Piace al pubblico e alla critica, arriva finalista al premio nazionale Donne d’autore di Lecce, classificandosi al terzo posto con il brano L’amore è un fiore raro. Nel luglio 2015, con il brano Spiragli, Liliana Fantini è stata finalista al Varigotti festival, premio nazionale per la canzone d’autore emergente.

Marcello Pasquero

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