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Chiara Gribaudo: “Sull’Asti-Cuneo da Cirio solo passerelle, Anas si svegli”

Alpi del Mediterraneo Unesco: la petizione di Chiara Gribaudo ha superato le 2500 firme
La vicecapogruppo del Pd alla Camera dei deputati Chiara Gribaudo.

ASTI-CUNEO “Se avessimo avuto una soluzione per ogni foto spot del Presidente Cirio da quando è governatore del Piemonte, allora l’Asti Cuneo sarebbe finita da un pezzo.” Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, commentando le notizie sulle ultime infrastrutture del cuneese. “Cirio stavolta ha spostato la sua passerella dalle sagre e dai cantieri della Granda direttamente a Bruxelles, città della quale ha evidentemente nostalgia visto che sfrutta ogni occasione per tornare a farci un giro. Atterra a Torino e viene a raccontarci frottole sulle risposte dell’Europa, quando è stato proprio il Presidente Conte in visita pochi giorni fa a dichiarare che la soluzione Toninelli potrebbe essere considerata dalla Commissione un aiuto di Stato al gruppo Gavio. Forse qualcuno doveva evitare di applaudire Toninelli come il salvatore, mentre il PD denunciava questo rischio?”

Continua Gribaudo: “Sono in continuo contatto con il Ministro De Micheli, che è al MIT da 48 giorni, meno di due mesi e sta lavorando per sciogliere la situazione di incertezza lasciata dal suo predecessore. La scelta naturale, più semplice e lineare sarebbe quella di tornare alla proposta di Delrio, ma dobbiamo obbligatoriamente confrontarci con chi aveva scelto di complicare le cose. La soluzione migliore per la collettività non è quella di chi urla di più, ma quella che a conti fatti costa meno ai cittadini. Non so che tipo di resistenze culturali o di altro tipo ci siano a comprenderlo, ma anche per questo alla Ministra cuneese della PA direi di evitare certe uscite fuori luogo sul tema, meglio che si occupi di sbloccare le graduatorie dei concorsi pubblici per dare una mano ai nostri comuni.”

“A Paola De Micheli sto chiedendo anche di tenere un occhio attento su cosa sta facendo ANAS in Piemonte – afferma Gribaudo – perché l’operato dei dirigenti cambiati da Toninelli lo scorso anno mi preoccupa non poco. I nuovi ritardi nella ripresa dei lavori al Tenda bis fanno il paio con lo stop alla circonvallazione di Demonte. Ma che sta facendo ANAS? Possibile che le burocrazie non si parlino fra loro? La politica ha trovato i soldi per queste due opere ma oggi registriamo ancora una volta sul Tenda una forte disattenzione nell’assegnazione degli appalti, con società che spariscono e lasciano le terre di scavo dove sono, mentre la vicenda di Demonte è così grottesca da far pensare che si sia andati avanti con i pareri senza nemmeno consultarsi fra uffici per risolverla. ANAS non si faccia passare per la testa di ritardare queste opere per dirottare i fondi altrove. In mezzo a questo caos, anche qui il Presidente Cirio riesce a farsi poco più di qualche foto. E’ inaccettabile che si stiano gestendo le opere necessarie alla Granda con questa superficialità e come occasione per l’ennesimo spot personalistico”.

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