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Benevello: il Comune sta cercando le soluzioni migliori per il riutilizzo del castello

Il castello di Benevello riapre per un giorno in attesa dei lavori

BENEVELLO La Giunta ha affidato l’incarico per la redazione di uno studio finalizzato alla rifunzionalizzazione del castello, acquistato dal Comune in primavera dalle Suore minime del Suffragio di Torino. L’obiettivo, condiviso da Regione, fondazioni Crc e Crt, Unione montana e da altri sostenitori,
è quello di individuare una destinazione per lo sviluppo del territorio. «L’idea è di non partire con un progetto definitivo, ma a compartimenti: una parte potrebbe essere destinata alla promozione della nocciola e dell’alta Langa, la restante rimarrà in sospeso in attesa della giusta collocazione», ha detto il sindaco Mauro Rapalino. Ciò che si vuole evitare, ha detto il primo cittadino, è creare un fardello da portare avanti con costi non sostenibili.

Ci sarà prudenza proprio per ottenere il massimo risultato. Le idee sono frutto della condivisione tra Comune, tavoli di lavoro, sostenitori e territorio. Lo studio per valutarne la sostenibilità e la fattibilità è stato affidato alla società Kalata di Mondovì. Sarà finanziato per 5mila euro dalla fondazione Crc e per la restante parte con fondi comunali, per una spesa complessiva di circa 7.500 euro. Il passo successivo sarà trovare i finanziamenti e partire con un progetto strutturale coinvolgendo Regione, fondazioni bancarie e privati interessati a investire in questa iniziativa. Il sindaco ricorda che il tutto dovrà essere in grado di autosostenersi, dopo la ristrutturazione, in modo da non gravare sulle casse del Comune. Lo studio dovrebbe essere terminato alla fine di quest’anno e sarà presentato a inizio 2020.

Giorgia Barile

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