Bertola e Berruti, diversi stili anche nel raccontarsi

Bertola e Berruti, diversi stili anche nel raccontarsi
Alla serata con i due grandi rivali hanno partecipato anche molti battitori di Serie A.

PALLAPUGNO Due ore abbondanti scivolate via leggere come una partita avvincente. La serata dedicata a Felice Bertola e Massimo Berruti, svoltasi nel salone della Banca d’Alba e condotta dal nostro Fabio Gallina, ha saputo mescolare bene aneddoti, racconti di sfide epiche, curiosità e raffronti interessanti tra la pallapugno di un tempo e quella di oggi, senza farsi intrappolare dalla retorica o dalla nostalgia di un passato probabilmente irripetibile. Merito, oltre che del conduttore, anche dei due grandi rivali che, con stili diversi (proprio come quando giocavano) si sono raccontati senza reticenza.

La serata ha offerto anche altri spunti, a partire dal bel video realizzato da Apro in cui Paolo Tibaldi illustra il balon (alla lunga e alla pantalera) collegandolo alle opere di Beppe Fenoglio con immagini di San Benedetto Belbo, tra lo sferisterio e la Censa. Dal consigliere regionale Ivano Martinetti è arrivata invece la notizia di 100mila euro messi a bilancio dalla Regione per sostenere la pallapugno, mentre il consigliere provinciale Massimo Antoniotti, fino a pochi mesi fa sindaco di Borgomale, ha annunciato che nel 2020 si svolgerà un torneo alla pantalera tra amministratori dell’alta Langa, promosso per raccogliere fondi a favore della lotta contro la sclerosi multipla.

Infine – a pochi metri dalla piazza dove fino al 1854 si giocava a pallapugno, prima che si costruisse lo sferisterio Mermet – non si poteva non parlare del glorioso impianto. Franco Drocco, presidente della fondazione che un anno fa ha acquistato il campo, ha annunciato l’avvio di un concorso di idee per un rilancio dell’impianto. L’obiettivo è di realizzare un museo dedicato al balon e alle altre realtà sferistiche. Inoltre, per avere un quadro preciso della struttura, sono stati eseguiti dei rilievi (anche con l’ausilio di droni) da parte del Collegio dei geometri di Cuneo e dell’istituto Einaudi. «Il Mermet dev’essere un valore aggiunto per Alba. Si tratta di un sito storico dalla grande valenza sportiva e culturale. Serve uno sforzo per riportare un entusiasmo nuovo allo sferisterio, avendo come obiettivo il mantenimento dell’attività agonistica. Il destino della pallapugno è legato al destino del Mermet», ha detto Drocco.

Corrado Olocco

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