Conad compra Auchan: dipendenti del punto vendita di Cuneo in sciopero il 23 dicembre

Foto di repertorio
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CUNEO «Una vicenda che, sul piano degli esuberi annunciati ha le stesse dimensioni del caso Arcelor Mittal di Taranto sulla quale  però i media nazionali tacciono», Fabio Bove dirigente albese della Uil ritorna sulla vertenza Conad-Auchan a più di tre mesi dall’annuncio dell’acquisizione, da parte del marchio italiano del punto vendita di Cuneo.

I 170 dipendenti impiegati, il 23 dicembre dalle 10 alle 13 scenderanno in sciopero in vista del passaggio di proprietà previsto per l’8 gennaio che avverrà senza che siano state date garanzie precise sulla continuità occupazionale.

«Un’iniziativa nazionale che vede allineate tutte le sigle sindacali, alla quale seguiranno altre 8 ore di serrata deliberate su base locale», prosegue il delegato albese nel ruolo di portavoce degli intenti comuni anche alle divisioni lavoratori del commercio di Cisl e Cgil.

In dettaglio Conad ha annunciato una riduzione delle metrature dei supermercati che oscillano fra il 30 e il 50% rispetto alla superficie attuale senza precise garanzie per gli oltre 3mila lavoratori che verrebbero a trovarsi in eccesso rispetto alle esigenze lavorative del gruppo.

«Il 20 gennaio è prevista la sentenza dell’autorità Antitrust: in provincia di Cuneo con l’ipermercato del capoluogo Conad arriva infatti a controllare circa il 40% dei mercato» prosegue Bove. In attesa di aperture i sindacati scelgono il terreno della mobilitazione. «Inaccettabile il silenzio di Conad che continua a negare ogni sicurezza ai lavoratori. Il nostro obiettivo è far capire ai vertici del marchio che l’atteggiamento al tavolo delle trattative deve essere diverso».

Davide Gallesio

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