I NUMERI L’Emporio solidale di corso Piera Cillario assiste 1.169 persone nella sola Alba. Considerando come il requisito di accesso al negozio che offre generi alimentari gratuiti sia la presentazione di un reddito Isee molto basso (circa seimila euro), si deduce l’esistenza di una sacca di povertà in città molto più ampia rispetto all’immagine godereccia che abbiamo. L’isola felice e i successi imprenditoriali poggiano la schiena anche su molte persone che non lavorano o che attraverso la loro occupazione guadagnano troppo poco per sopravvivere.
Non è per inedia o incapacità, ma per uno svantaggio di partenza nelle condizioni finanziarie, culturali o sociali. Proseguendo nei numeri, l’emporio gestito dalla Caritas albese conta oggi 390 tessere attive
(la tessera è intestata alla famiglia) e vengono emessi in media 750 scontrini al mese. Poi gli alimenti: ogni 30 giorni vengono distribuiti circa 11.530 chili di alimenti e circa 970 chili di pane e pizza.
Spiegano alcuni volontari: «Da quando è stato inaugurato, due anni fa, l’emporio solidale è cresciuto molto, in termini di volumi di alimenti raccolti e anche di lavoro necessario a permettere
di funzionare all’intera macchina. La raccolta del cibo invenduto nei supermercati e nei negozi di Alba, così come la sua preparazione per la distribuzione, occupano tanto tempo ed energie: le numerose persone che si impegnano non sono mai abbastanza».
Per sapere come contribuire a sostenere l’emporio di corso Cillario si può visitare il sito Internet emporiocaritasalba.it.
m.v.
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