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Alba: l’assessore Marco Marcarino vuole 1.560 telecamere

Le telecamere identificano gli autori dell’abbandono di rifiuti

ALBA Smart e security city: è questo il nome del progetto a cui da mesi sta lavorando Marco Marcarino, assessore albese con delega alla sicurezza e all’ambiente. L’idea è quella di rendere Alba una città intelligente e sicura, grazie agli ultimi ritrovati della tecnologia, secondo un disegno che riguarderà entrambi gli assessorati.
Spiega Marcarino: «Ci sono due questioni. Prima di tutto, se guardiamo al contesto sociale albese, le persone continuano a manifestarmi il loro senso di insicurezza in città, sia in centro che in periferia. Riguardo al tema ambientale, invece, il problema è che non abbiamo dati puntuali riguardanti la qualità dell’aria sul nostro territorio, perché la centralina di riferimento dell’Arpa è a Bra: il progetto a cui sto lavorando interviene su entrambi i fronti, tramite dispositivi di ultima generazione».
Si parla di 1.560 telecamere che verranno installate nelle vie e nelle piazze di Alba, dal centro storico alle frazioni: «Oltre a riprendere ogni movimento e immagine, saranno munite di microfono per il rilevamento acustico, in modo da avere dati puntuali relativi al nostro territorio. Saranno utili anche per avere un monitoraggio costante sulla viabilità e sul traffico cittadino. Il mio obiettivo è creare una rete capillare, con la possibilità per i privati di aderirvi con le loro telecamere e magari di estendere il progetto anche ai Comuni vicini».
Alla base del sistema, l’intelligenza artificiale: «Tutti i dispositivi saranno collegati con i computer installati al piano terra del palazzo comunale, dove verranno elaborate le immagini e in diretta scatteranno i segnali di allarme se le telecamere rileveranno qualche elemento sospetto. Anche sul fronte degli incidenti stradali, per esempio, potremo avere immagini certe da utilizzare per verificare lo svolgimento dei fatti».
Per fare ciò, sarà importante avere il supporto tecnologico necessario: «La rete 5G, che al momento ad Alba non abbiamo ancora. Di recente tre ditte hanno manifestato interesse per l’installazione delle nuova rete, di cui però molti sottolineano anche i rischi e i difetti: è mia intenzione fare chiarezza sul punto», conclude Marcarino.
Francesca Pinaffo

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