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Preghiere sotto casa con auto e megafono? Per ora l’iniziativa è sospesa

Le sorelle Clarisse propongono tre momenti dedicati alla riflessione

ASTIGIANO Se le misure anticontagio non consentono ai fedeli di partecipare di persona alla celebrazione della Messa domenicale, c’è chi ha pensato di portare loro la preghiera sotto casa. L’iniziativa è stata attuata a Fontanile e Mombaruzzo dal parroco don Pietro Bellati che, a bordo di un’auto e munito di megafono, ha percorso, nei giorni scorsi, le vie dei due paesi, per pregare contro la pandemia.

«L’idea è partita da Gabriele Oddone, professore di religione di Fontanile, e da don Filippo Lodi, parroco di Castelletto Molina e Quaranti. L’obiettivo era di fare sentire la vicinanza della Chiesa alla popolazione e regalare un momento di conforto e speranza, attraverso la preghiera e una benedizione eucaristica. Un modo per sentirsi uniti, anche se a distanza. Ogni spina ha la sua rosa. Di fronte a qualsiasi difficoltà, se si trova lo spirito giusto per affrontarla, alla fine si trionfa», racconta don Pietro Bellati. L’iniziativa però pare essersi arenata a Mombaruzzo, dopo che il sindaco del paese, Giovanni Spandonaro, ha esposto al parroco le proprie perplessità dal punto vista organizzativo.

Spiega il primo cittadino: «Premesso che non sono io a dover dare questo tipo di autorizzazione e che non ho imposto un divieto, mi sono limitato a esprimere le mie riflessioni, dicendo a don Pietro di valutare l’effettiva necessità dell’intento e invitandolo a consultarsi con la Curia. Temo, infatti, che il progetto non sia conforme alle norme previste dall’ultimo decreto sulle limitazioni degli spostamenti. Come cattolico ritengo sia una bella iniziativa, ma come sindaco devo essere laico e far rispettare le leggi».

Manuela Zoccola

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