Dal Santo Spirito a breve trasferiti ulteriori reparti

Ma nella Casa della salute resteranno la radiologia di base, il centro prelievi, gli ambulatori specialistici e altri servizi

Dal Santo Spirito a breve trasferiti ulteriori reparti

SANITÀ  Depotenziato del pronto soccorso – anch’esso vittima della pandemia da coronavirus, in quanto il personale è stato trasferito al San Lazzaro di Alba, al pronto soccorso e nei reparti Covid-19 – e di altri reparti, oggi l’ospedale Santo Spirito di Bra è un “guscio vuoto”. L’Amministrazione comunale braidese e la maggioranza, a suo tempo, espressero subito una forte contrarietà a questa decisione dell’Unità di crisi regionale, chiedendo che fosse rivista. Ma è stato tutto inutile.

Allora i capigruppo del Consiglio comunale di Bra hanno incontrato la scorsa settimana il direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio e il direttore amministrativo Gianfranco Cassissa, per parlare del destino del nosocomio braidese.

Spiegano i consiglieri del Partito democratico, di Impegno per Bra, Bra città per vivere e Bra bene comune (i gruppi costituenti la maggioranza che sostiene la Giunta Fogliato): «La proposta che abbiamo avuto dai vertici Asl si articola in due fasi: la prima, che prenderà il via domenica 10 maggio, prevede il trasloco a Verduno della residua parte ospedaliera del Santo Spirito (in particolare il reparto medicina); poi, subito dopo, ci sarà il trasferimento progressivo dei reparti albesi (a eccezione della parte Covid-19), compreso il Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione). A questo punto, la nostra comunità potrà fruire di una struttura per le emergenze di livello decisamente più elevato del pronto soccorso precedente, collocata non più nel contesto intasato di Alba ma a Verduno».

La seconda fase, altrettanto importante per Bra, riguarda il fatto che negli ampi spazi liberi del Santo Spirito si realizzerà la Casa della salute (di cui Gazzetta aveva già parlato in passato, come del trasloco, ndr).

Spiega il primo cittadino Gianni Fogliato: «Tanti servizi saranno attivi in questa sede: il centro prelievi, la radiologia di base, lo screening senologico, gli ambulatori specialistici e il day hospital. Dunque al Santo Spirito si potranno ottenere sia prestazioni urgenti (che in questo periodo sono state sempre garantite), sia quelle ordinarie, oggi sospese. Poi si pensa alla realizzazione di un ambulatorio infermieristico e al coinvolgimento della medicina di base e dei servizi territoriali».

Verrà sempre garantito il servizio di guardia medica, esteso sia negli orari che nelle funzioni svolte; della struttura, farà anche parte l’hospice (che accoglie temporaneamente o stabilmente pazienti in fase avanzata di malattie tumorali e i loro familiari).

Conclude Massimo Veglio, direttore generale dell’Asl Cn2: «Stiamo valutando varie ipotesi progettuali, in primo luogo in relazione alla persistente pandemia da Covid-19 e in ottemperanza all’obiettivo di mandato di aprire l’ospedale di Verduno. Ovviamente, è necessario acquisire il parere di tutti, comprese le comunità locali e le organizzazioni sindacali, che verranno sentite a breve».

Valter Manzone

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