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Attraverso una dipendente della Findomestic di Bra ottenevano mutui su cui applicavano tassi usurari del 2500%

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BRA Attraverso una dipendente della locale filiale di Findomestic riuscivano a ottenere l’apertura di regolari linee di credito per le loro vittime- imprenditori in difficoltà ma anche privati cittadini indebitati e casalinghe – per applicare, in un secondo momento, sulle somme concesse a prestito, tassi usurari del 2500%. La banda, in tutto sei persone, alcune delle quali residenti nel campo sinti di Carmagnola, dove avvenivano ritrovi a cadenza regolare, pretendeva, inoltre, dai “clienti” la consegna del 60% del denaro ottenuto dalla finanziaria alla quale le stesse vittime erano costrette a restituire, in sovrappiù, anche le rate “ordinarie”.

L’attività investigativa, condotta dai finanzieri del comando provinciale di Torino, coordinati dai magistrati Alberto Perduca e Gabriele Fiz, della Procura di Asti, ha permesso di ricostruire due anni di attività criminale del gruppo, attivo anche durante il lockdown fra Cuneo, Moncalieri, Bra e Carmagnola: venti le vittime del sodalizio, nel complesso la sede braidese di Findomestic ha concesso mutui per un importo di 400 mila euro, recuperati attraverso i sequestri cautelari ancora in corso. Cruciale, nelle attività usurarie, era il ruolo della dipendente della filiale: era la donna a curare la preparazione dei documenti necessari alla concessione dei mutui, gli altri arrestati si occupavano, invece di avvicinare le vittime, attraverso il passa-parola. La credibilità dei pacchetti finanziari, ottenuti dall’azienda, inducevano le persone ad accettare “l’aiuto”;per evitare intercettazioni, inoltre, i malviventi bonificavano periodicamente le aut utilizzate ed evitavano l’uso di cellulari. I fermati si trovano in carcere: dovranno rispondere delle accuse di associazione a delinquere finalizzata all’usura, estorsione e truffa.

Davide Gallesio

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