LIBRO «“Su Internet nessuno sa che sei un cane” diceva un cane a un altro, davanti al computer, in una famosa vignetta del New Yorker nel 1993. Dopo appena un quarto di secolo, la Rete non solo sa che sei un cane, ma sa anche di che razza sei e qualcuno cercherà di venderti una ciotola di cibo».
SOCIAL… MENTE
Lanfranco Norcini Pala
Edizioni San Paolo
160 pagine
17 euro
Lanfranco Norcini Pala, giornalista, specialista di comunicazione e sviluppatore di programmi di educazione al Web, cerca di spiegare i meccanismi di Internet e i rischi nella costruzione delle idee e del consenso nell’ambito dei social media. La Rete è oggi un enorme e potente sistema di raccolta di dati, utilizzati per profilare gli utenti, esaminare le loro scelte di consumo, costruire proposte personalizzate, indirizzare verso prodotti o servizi.
«Ancora vi stupite se, dopo aver cercato Sicilia su Google, sul sito dell’Ansa vi appare la pubblicità di un hotel di Taormina?». Questo mercato si alimenta anche con i nostri “acconsento” sulle pagine Web che visitiamo, con i nostri account, con le nostre App sullo smartphone, i nostri acquisti, le prenotazioni alberghiere oppure le serie Tv che vediamo, oltre che agli acquisti fatti con le carte di credito e le tessere fedeltà dei supermercati. I social media, oltre a raccogliere i dati, sono anche i luoghi in cui questi vengono utilizzati più profondamente determinando in maniera significativa i rapporti tra utenti all’interno delle comunità virtuali e dunque anche i processi di costruzione e condivisione delle idee.
In media, «spendiamo nella presenza in Rete circa sei ore al giorno, di cui circa due dedicate ai social media. Nell’epoca postmediale la connessione è parte costitutiva della nostra vita», chiudendo l’utente in un recinto in cui si muovono solo i suoi interessi, le sue idee, preferenze, valori, isolandolo in una bolla in cui circola solo ciò che è conforme alla propria visione. In questo contesto prendono piede le degenerazioni della Rete come fake news, attività strutturate di disinformazione spesso solo per generare del consenso.
In questa giungla mediatica, Norcini Pala cerca di far emergere i meccanismi di funzionamento dei social media, per rendere l’utente un utilizzatore e non un utilizzato della Rete, sottolineando l’importanza di recuperare la dimensione del confronto e del dialogo tra gli utenti. Un saggio di agile lettura per non cadere nelle maglie della Rete.
Walter Colombo