Codice rosso antiviolenza: il bilancio del primo anno della procedura in cifre

Cani abbandonati sul balcone, proprietario denunciato

CUNEO Un anno di procedura di Codice rosso tradotta in numeri: li ha comunicati con una nota stampa la direzione centrale della Polizia criminale. Dai dati analizzati, il Piemonte è assieme a Lazio e Sicilia in cima alla poco invidiabile classifica delle regioni dove si registrano la maggior parte delle violazioni delle misure restrittive del nuovo regolamento, che ha snellito le procedure di intervento giudiziario sui violenti. I dati, raccolti dal 9 agosto 2019, data dell’entrata in vigore del provvedimento segnalano 1741 infrazioni alle disposizioni di  allontanamento dalla dimora famigliare, sfociate in spesso in atti violenti nei confronti delle donne.

Dal 1° gennaio sono stati emessi 1055 ammonimenti per stalking, ben 956 per violenza domestica e in 352 casi è stato disposto l’allontanamento urgente dall’abitazione condivisa. E se i casi di femminicidio sono in calo in termini assoluti; nei primi nove mesi del 2020 si sono avuti 88 episodi contro gli 82 nello stesso lasso di tempo dell’anno precedente. Numerose, in tutto 718, le denunce sporte per i casi di revenge porn (la pratica che consiste nel diffondere foto scattate in momenti di intimità):  l’81 per cento delle denunce arriva da donne. Per agevolare la segnalazione la Polizia, oltre alla campagna di sensibilizzazione denominata “Questo non è amore”, ha abilitato la possibilità di segnalazioni tempestive attraverso l’app YouPol: in fase di ultimazione anche Scudo, un’altra applicazione per smartphone concepita per fronteggiare la violenza di genere.

Davide Gallesio

L’App della Polizia per segnalare spaccio e bullismo si apre anche ai reati di violenza domestica

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