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Miroglio continua a licenziare, Cgil chiede l’intervento del governo

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ALBA «Sta succedendo quello che avevamo anticipato nei mesi scorsi, la crisi della Miroglio non sarebbe terminata con i licenziamenti della Stamperia di Govone» è l’amaro inizio della nota diffusa dalle segreterie provinciali di Cgil e Filctem.

«Avevamo previsto che l’azienda intendesse dismettere anche il ramo tessuti, oggi questa è diventata una tragica realtà. Nei giorni scorsi infatti la direzione ci ha comunicato la volontà di chiudere la divisione tessuti della Miroglio textile. Una decisione grave che porta al licenziamento  di ulteriori 83 lavoratrici e lavoratori, lasciandoli, insieme alle loro famiglie, in mezzo ad  una strada», prosegue il sindacato.

«La Miroglio fino ad oggi non ha presentato alcun piano per uscire da questa crisi e temiamo di avere a breve altre spiacevoli sorprese. Per fare luce e capire quale direzione intenda prendere per il futuro, abbiamo fatto richiesta al Governo, insieme alle altre organizzazioni sindacali, affinché l’azienda venga convocata al Ministero dello sviluppo economico a cui chiederemo a gran voce di avere finalmente un piano industriale credibile che dia un futuro all’azienda e alle  lavoratrici e lavoratori della Miroglio. Inoltre, torneremo a rivendicare con forza una ricollocazione delle persone licenziate».

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