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Sessant’anni fa Gazzetta scoprì Bruno Vaschetto e Felice Bertola

Sessant’anni fa Gazzetta scoprì Bruno Vaschetto e Felice Bertola
Bruno Vaschetto in Nazionale ai Mondiali di ciclismo dilettanti del 1964.

CICLISMO / PALLAPUGNO Sessant’anni fa, le cronache sportive di Gazzetta (in genere, articoli su una colonna, in taglio basso o a centro pagina) scoprivano due personaggi destinati a diventare tra le figure più importanti nella storia dello sport locale: il ciclista Bruno Vaschetto e il giocatore di pallapugno Felice Bertola. Nel 1960 l’albese Vaschetto aveva 17 anni e pedalava con la maglia dell’Us Centotorri mentre Bertola, sedicenne di Gottasecca, iniziava a farsi un nome sulle piazze di Langa e negli sferisteri. A giugno un articolo di Remo Gianuzzi (all’epoca un unico pezzo includeva tutta l’attività pallonistica della settimana) era intitolato “Carlin Sardo in grande forma. F. Bertola (16 anni!) battitore coi fiocchi”. Nel pezzo, a proposito della partita vinta per 11-10 dagli acquesi Trinchero-Cuttica sulla formazione di Monesiglio (Cerrina-Bertola) si legge: «È da segnalare in particolare il battitore della squadra di Monesiglio, Felice Bertola (di 16 anni!), residente a Gottasecca, confermatosi atleta di sicuro avvenire».

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Felice Bertola in battuta allo sferisterio Mermet di Alba.

Nella stessa pagina, in un servizio sul ciclismo, leggiamo: «Domenica 5 giugno nella gara per Allievi disputatasi a Chieri con la partecipazione di tutti i migliori corridori della categoria, i nostri Cravero e Vaschetto si sono classificati rispettivamente al decimo e dodicesimo posto. I due portacolori dell’Us Csi Centotorri hanno disputato una buona gara risultando fra i migliori. Vaschetto, che è al suo primo anno di attività e che è la rivelazione (almeno per noi) di quest’anno, dimostra di gara in gara un netto miglioramento, che con una maggior esperienza, fa molto ben sperare». Nel corso della stagione Gazzetta si occupò altre volte delle due promesse del balon e del ciclismo. Un articolo di luglio recita: «Nel campionato giovanile (riservato ai giocatori di età non superiore ai 18 anni) la squadra di Monesiglio, che ha in Bertola un battitore di grande avvenire, ha avuto la meglio (7-4) sull’Eda (Boffa)».
Ad agosto, invece, un servizio sul ciclismo riporta un resoconto delle gare delle settimane precedenti: «In occasione dei festeggiamenti della Sagra delle pesche, si sono svolte a Canale due importanti manifestazioni ciclistiche. Giovedì 18 agosto si è svolto in notturna il circuito cittadino, dove il nostro Cravero risultava vincitore nelle prove riservate agli Allievi e Vaschetto si classificava quinto».

Negli anni a seguire Vaschetto e Bertola diventarono presenze fisse nelle cronache sportive di Gazzetta, anche se le loro carriere hanno avuto una durata diversa. L’anno migliore di Vaschetto fu il 1964, con la convocazione in Nazionale ai Mondiali dilettanti di Sallanches, vinti da Merckx. Tra gli azzurri c’era anche Felice Gimondi. Vaschetto non ebbe fortuna e fu costretto al ritiro. Nello stesso anno Bertola conquistava il secondo campionato di Serie A come spalla di Defilippi. Quando, nel 1966, Vaschetto appese la bicicletta al chiodo a soli 23 anni, Bertola si cucì sulla maglia il secondo scudetto da capitano con la maglia della Don Dagnino Andora. Era solo l’inizio di una carriera leggendaria che lo porterà a vincere dodici titoli, l’ultimo dei quali, vent’anni dopo, nel 1986.

Corrado Olocco

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