Martinetti (5 stelle): «Riattivare i treni con i fondi del Recovery»

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TRASPORTI «La vera grande opera di cui ha bisogno il Piemonte è la riattivazione delle ferrovie sospese dalla vecchia politica»: i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Sean Sacco e Ivano Martinetti lanciano la proposta di usare le risorse del Recovery fund per riattivare le corse sospese. «Pensiamo che i collegamenti tagliati da destra e sinistra al governo della Regione debbano tornare a essere operativi. La Regione Piemonte dovrebbe lavorare in questa direzione per restituire ai territori un servizio di trasporto efficace, utile e soprattutto sostenibile sotto il profilo ambientale. E il treno possiede tutte queste caratteristiche», sottolinea Martinetti che è anche vicepresidente della Commissione regionale trasporti.

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«Le ferrovie dismesse in mezza regione, anziché lasciate ai rovi, andrebbero pulite, salvaguardate e messe nelle condizioni di ospitare il passaggio dei treni. Convogli che potrebbero essere proprio quelli a propulsione di idrogeno prodotti nello stabilimento di Alstom di Savigliano, raggiungendo un duplice obiettivo sotto il profilo dei servizi e quello occupazionale. Si renderà necessario, inoltre, lavorare nell’ottica di garantire che la produzione dell’idrogeno avvenga attraverso l’impiego di fonti al 100% rinnovabili» indicano gli esponenti dei 5 stelle.

Lunghissimo l’elenco dei collegamenti che sono stati ritenuti rami secchi ma che potrebbero tornare a offrire un servizio fondamentale per i cittadini. «Citiamo le principali», dicono Sacco e Martinetti: «Asti – Castagnole – Alba; Alessandria – Castagnole – Alba; Alessandria – Ovada; Asti – Casale – Mortara; Asti – Chivasso; Casale – Vercelli; Ceva – Ormea; Cuneo – Mondovì; Novara – Varallo; Pinerolo – Torre Pellice; Santhià – Arona e Cuneo Saluzzo. Il nostro impegno nei confronti dei cittadini piemontesi sarà quello di lavorare, ad ogni livello, per la riattivazione funzionale di queste linee».

 

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