Nuovo Dpcm: le ipotesi che potrebbero entrare in vigore dal 15 gennaio

Incontro Icardi-Speranza per sbloccare i bonus aggiuntivi alle professioni sanitarie
Foto di repertorio: il ministro Speranza e l'assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi

DPCM Si comincia a discutere e a fare le prime ipotesi sul prossimo Dpcm che entrerà in vigore dal prossimo 15 gennaio. Il Governo non ha intenzione di abbassare la guardia: si fanno più stretti i paletti entro cui dovranno essere mantenuti gli indici di contagio delle varie regioni. Se il contagio si alza, scatta la soglia di allerta e si torna in “zona rossa”. Il Dpcm sarà illustrato dal ministro Speranza il prossimo 13 gennaio.

Stando alle anticipazioni, la “zona rossa” scatterà se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti (il Piemonte attualmente è a 140). Una proposta che arriva dall’Istituto superiore di Sanità. Lunedì il Governo incontrerà le Regioni e discuterà le nuove norme. In presenza di dati inferiori si resterebbe nella cosiddetta “zona gialla rinforzata” negli infrasettimanali: spostamento libero fra i Comuni ma vietato fra le regioni salvo comprovata necessità, bar e ristoranti aperti al pubblico (a numero chiuso) ma solo fino alle 18. Nei week-end scatterebbero le norme della “zona arancione”: negozi aperti, bar e ristoranti solo da asporto, limitazioni agli spostamenti fra Comuni.
Verrebbero mantenute le chiusure, già in vigore, per i luoghi considerati a maggior rischio di diffusione del contagio (palestre, piscine, cinema e teatr), così come resterebbe in vigore il coprifuoco, ossia il divieto di spostamento dalle 22 alle 5 del mattino salvo comprovata necessità.

In Piemonte, l’ultimo report presenta un indice Rt pari a 0,95, permettendoci di rimanere in “zona gialla” fino al 15 gennaio, “arancione” sabato 9 e domenica 10 e sabato 16 e domenica 17, andando avanti così in alternanza fra giorni infrasettimanali e week-end.  Non è stato chiarito, per ora, se verrà confermata l’apertura degli impianti sciistici dal 18 gennaio, fermo restando che nei week-end in “zona arancione” bar, tavole calde e ristoranti sarebbero aperti solo per l’asporto.

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