Sindacati della scuola: superiori ancora chiuse, occasione mancata

La breve vicenda di Marta e delle fragilità dei giovani

TORINO «Ritardi e occasioni mancate hanno contribuito a far tenere chiuse le porte oggi della scuola secondaria di secondo grado e il prezzo più alto lo stanno pagando loro, gli adolescenti, i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 18 anni. Il loro benessere fisico e psicologico, le ricadute e gli effetti di questi giorni devono essere la prima delle preoccupazioni dell’intera comunità». Lo sostengono Cgil, Cisl e Uil scuola Piemonte, che chiedono alle prefetture, al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca, una serie di informazioni riguardo alla ripresa in sicurezza delle attività scolastiche della regione.

«Attraverso la nostra azione sindacale attuale e passata, in costanza rivolta al riavvio della scuola in presenza e in massima sicurezza della scuola di ogni ordine e grado – sostengono i sindacati in una nota – intendiamo ancora una volta dare tutta la solidarietà e il sostegno alle studentesse e agli studenti della scuola secondaria di secondo grado che stanno chiedendo di tornare a scuola. Il nostro impegno è che ritornino a scuola per lavorare e crescere insieme nelle migliori condizioni possibili e, con fermezza, senza assecondare una facile ricerca di consenso, che rientrino in piena sicurezza».

Ansa

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