ASTI L’Amministrazione comunale ha ribadito il suo no alla richiesta di ampliare la casa di reclusione di Asti per realizzare un ulteriore padiglione detentivo da 80-120 posti. Attualmente nella struttura di Quarto ci sono più detenuti dei 214 previsti. E questo rappresenterebbe già il primo scoglio, con la convivenza difficile tra persone recluse in regime di alta sicurezza e semplici detenuti. Il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore alle politiche sociali Mariangela Cotto hanno incontrato in Municipio i vertici dell’Amministrazione penitenziaria Pierpaolo d’Andria e Catia Taraschi, il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano e quello locale Paola Ferlauto. Il sindaco ha rammentato che l’ampliamento del carcere rischia di avere una negativa ricaduta sociale sul territorio astigiano e l’assessore Cotto ha sottolineato l’eccessiva vicinanza tra la sede carceraria e il Tanaro e ha chiesto una maggiore riflessione e attenzione nel ridurre le aree verdi adiacenti utili per contenere eventuali esondazioni. Inoltre, esiste anche il problema delle strutture interne, come la biblioteca, i laboratori e le aree sociali che andrebbero raddoppiate.
Paolo Cavaglià