SCUOLA Niente lezioni in classe per i figli di chi lavora nei servizi essenziali. Lo comunica il ministero dell’istruzione, rispondendo alla richiesta di chiarimento del governatore della Regione
Piemonte, Alberto Cirio. «Il Dpcm del 2 marzo – comunica il Ministero – prevede la possibilità di frequenza in presenza solo per gli studenti disabili e per le attività di laboratorio. Tale possibilità non è contemplata per i figli dei lavoratori di servizi essenziali, richiamati nella circolare ministeriale del 4 marzo».
La nota del Ministero dell’istruzione è giunta alla Regione Piemonte dopo che il governatore Cirio aveva sollecitato il ministro Patrizio Bianchi in merito alla possibilità di frequenza scolastica in presenza per i figli dei lavoratori dei servizi essenziali nelle aree – tra cui è inserita tutta la provincia di Cuneo – dove, in attuazione dell’ultimo Dpcm, è stata prevista la dad al 100%.