L’accademia di arti visive Novalia, si presenta domani con un open day

L’arte di Novalia in autunno sarà dentro l’ex media 1

ALBA È in programma domani, sabato 17 aprile, un open day dell’accademia Novalia per far conoscere le proprie attività e la propria struttura ai ragazzi che, dopo il diploma, intendono proseguire i propri studi nell’ambito delle arti visive. L’accademia ha aperto due anni fa ad Alba, nei locali di via San Paolo prima occupati dalla scuola media Pertini

Il direttore dell’istituto Daniele Cazzato tira le somme di un anno complicato, per le ovvie restrizioni subite dall’attività didattica, ma non per questo avaro di soddisfazioni.

Quale il bilancio di questo secondo anno di attività della scuola?

«Nonostante il Covid-19, e le ovvie difficoltà logistiche che ne sono conseguite, guardiamo con grande ottimismo al futuro. Anzitutto prevale la gioia di essere ad Alba e essere parte di un tessuto vitale che favorisce la nostra crescita. Con l’Amministrazione comunale, e ringrazio in particolar modo il vicesindaco Carlotta Boffa e l’assessore al turismo Emanuele Bolla, c’è un dialogo costante. Nei mesi scorsi è stato siglato un patto d’intesa triennale con Unesco che consentirà di sviluppare una serie di progetti che ci vedranno, con i nostri allievi, sempre più protagonisti del territorio».

Una delle aule dell’accademia Novalia

Bisogna aspettarsi novità per il prossimo anno?

«Certamente e i tanti open day che abbiamo organizzato sono finalizzati a comunicarle. Posso anticipare che dal prossimo anno, oltre al tradizionale percorso triennale, intendiamo arricchire la nostra proposta con esclusivi master. Ad esempio, in collaborazione con una nota azienda torinese che si occupa di animazione, avvieremmo un progetto di altissimo profilo, 1.100 ore di formazione per giovani creativi che, dopo il percorso, saranno assunti dall’azienda stessa».

Qual è il profilo dello studente Novalia?

«Finora abbiamo raccolto iscrizioni da tutto il Nord-ovest ma, sfruttando la tecnologia e con lo sviluppo della didattica a distanza, intendiamo aprirci anche ad altre regioni. Per questo, nelle prossime settimane, parteciperemo a numerosi saloni nazionali per l’orientamento post-universitario. I nostri allievi generalmente provengono da licei classici, scientifici e soprattutto artistici, ma ciò che li contraddistingue è l’interesse e l’esigenza di provare concretamente le proprie abilità».

Quali strumenti trovano nella vostra scuola?

«Anzitutto un team di docenti di diversa formazione che prestano particolare attenzione al talento individuale. Non siamo interessati ai grandi numeri, per questa ragione costruiamo classi piccole, per un massimo di venti allievi. Crediamo, e questo ce lo confermano le aziende di settore con le quali collaboriamo, che sia importante dare i ragazzi solide basi tecniche, sia lavorando sul disegno a mano libera sia sfruttando gli strumenti digitali, così da far emergere il talento individuale».

 

Alessio Degiorgis

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