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Al castello di Barolo si fa infinito il racconto del vino 2021

Al castello di Barolo si fa infinito il racconto del vino 2021

BAROLO Il paese  dà ufficialmente il via a “Barolo 2021. Racconto infinito”, presentandosi come prima Città italiana del vino. Il taglio del nastro sarà sabato 15, alle 10.30, nel Tempio dell’enoturista del Wimu. Il riconoscimento promosso dall’associazione nazionale Città del vino e patrocinato dal Mipaaf prevede un ricco calendario di eventi, mostre e conferenze, con tappe anche in altri Comuni di Langa e Roero. In occasione della cerimonia di sabato sarà inaugurata l’esposizione Vigna magica a Barolo nella sala degli stemmi del castello.

Alla stesura del dossier di candidatura di Barolo hanno partecipato fondazioni culturali, consorzi, strade del vino e istituzioni territoriali. La candidatura di Barolo risale a un anno fa. «Lo abbiamo fatto con intraprendenza e voglia di ripartire dopo essere stati travolti dalla pandemia. Confidiamo che questa ripartenza sia definitiva e inauguriamo Barolo Città italiana del vino 2021 dando un segnale di ottimismo e condivisione di una nuova stagione di eventi, cultura e turismo», commenta il sindaco, Renata Bianco. Il riconoscimento, spiega Bianco, va condiviso con i barolesi. Per questo motivo i residenti parteciperanno a un’anteprima per vedere il nuovo allestimento nella sala degli stemmi.
Un ruolo decisivo lo gioca il Museo del vino gestito dalla Barolo & castles foundation e ospitato nel castello Falletti. Sarà osservatorio e cabina di regia per le tendenze del mondo del vino italiano. Barolo si farà capofila di una rete di soggetti e istituzioni per immaginare il futuro dei borghi, del dialogo città-campagna, del racconto rurale, della civiltà contadina e della prossima sfida ambientale.

Commenta il presidente della Barolo & castles foundation, Claudio Bogetti: «Siamo orgogliosi di essere il braccio operativo di questa avventura e di contribuire alla ripartenza dell’economia turistica del territorio. Il riconoscimento di Barolo Città italiana del vino 2021 è frutto di un lavoro corale; è un’opportunità per Barolo e il territorio che, con il suo comparto vinicolo, paesaggistico e turistico, ha dimostrato di sapersi posizionare ai primi posti sul mercato nazionale e internazionale e saprà affrontare il futuro del postpandemia».

Elisa Pira

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